Microsoft corazza Xbox contro gli hacker

Microsoft corazza Xbox contro gli hacker

Molte delle Xbox prodotte di recente adottano una nuova configurazione hardware che sembra mettere fuori combattimento tutti i mod-chip in circolazione. Basterà questo a fermare la comunità hacker?
Molte delle Xbox prodotte di recente adottano una nuova configurazione hardware che sembra mettere fuori combattimento tutti i mod-chip in circolazione. Basterà questo a fermare la comunità hacker?


Redmond (USA) – Le voci che già da qualche tempo circolavano sui siti e sui forum dedicati a Xbox trovano ora conferma ufficiale: Microsoft ha ammesso di aver apportato cambiamenti alla configurazione interna di Xbox per tenere lontani gli hacker e abbassare i costi di produzione.

La prima conseguenza di queste modifiche, secondo alcuni esperti, è che tutti i mod-chip in circolazione – quei chippetti che consentono di disattivare le protezioni di Xbox per permettere agli utenti di far girare dischi copiati, giochi d’importazione e software non certificato – non funzionano più con la nuova versione di Xbox.

Questo non significa che i produttori di mod-chip siano definitivamente fuori gioco, ma di certo li costringerà a rimettersi al lavoro nel tentativo di comprendere le modifiche apportate da Microsoft e trovare il modo di aggirarle.

Fra i cambiamenti già noti che le nuove Xbox portano con sé vi è un nuovo BIOS e la mancanza della ventolina di raffreddamento sul chip grafico di Nvidia.

C/Net riporta che l’impianto di produzione cinese di Flextronic sarebbe già passato alla nuova configurazione, mentre quello messicano dovrebbe attuare la transizione molto presto. Nulla si sa ancora sull’impianto ungherese che rifornisce l’Europa, ma è probabile che anche questo abbia già adottato – o lo stia per fare – le nuove schede madri modificate di Xbox.

Questa nuova mossa di Microsoft si va ad aggiungere alle recenti azioni legali intraprese dal colosso di Redmond nei confronti di alcuni produttori europei di mod-chip per Xbox, e potrebbe precedere l’eventuale decisione, riportata all’inizio del mese , di estromettere le versioni craccate della propria console dall’imminente servizio per il gioco on-line Xbox Live .

Come qualcuno ricorderà, infatti, all’interno della licenza per l’utente finale che accompagna il primo kit in versione beta di Xbox Live, Microsoft ha incluso alcune clausole con cui si riserva il diritto di far accedere al proprio network solo le Xbox che non abbiano subìto alcun tipo di modifica nell’hardware o nel firmware.

Per gli hacker di Xbox, e per i produttori di mod-chip, si preannunciano tempi duri.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
25 set 2002
Link copiato negli appunti