La Cina gioca col sistema dei domini

La Cina gioca col sistema dei domini

Dopo anni di censure ora il regime apre la registrazione dei .cn anche agli stranieri. Questi, naturalmente, non avranno alcuna garanzia su alcunché
Dopo anni di censure ora il regime apre la registrazione dei .cn anche agli stranieri. Questi, naturalmente, non avranno alcuna garanzia su alcunché


Roma – Giunge da Pechino una notizia inattesa che dimostra ancora una volta come il regime cinese non abbia mai smesso di giocare con i domini internet. Dopo due anni di contenzioso con le autorità internazionali sulla gestione autarchica dei domini.cn, l’ente di gestione cinese ha deciso che i.cn d’ora in poi potranno essere registrati anche da soggetti di diritto internazionale.

Il CNNIC , che fino ad oggi ha registrato poco meno di 150mila domini, spera con questa nuova mossa di incamerare un certo quantitativo di denaro fresco, dollari in particolare, da quelle aziende straniere che sono interessate ad operare sul promettente e sempre più ricco mercato cinese.

Le nuove regole di registrazione, destinate a rimpiazzare le vecchie , includeranno dunque questa nuova possibilità. Un’operazione, quella del CNNIC, che si inquadra nel boom delle telecomunicazioni cinesi, una vera e propria esplosione di mercato che anche presso il Nasdaq americano, dove sono quotati alcuni importanti player cinesi internazionali del settore, ha ripercussioni clamorose sull’ascesa dei relativi titoli.

Va detto, però, che la gestione dei domini.cn e qualsiasi disputa in materia saranno gestite dal CNNIC. Questo, sommato ad una quantità elevata di restrizioni, vincoli e doveri, impedirà ai soggetti stranieri di godere dei domini.cn con la stessa tranquillità offerta da “country domains” dei paesi democratici.

A breve, comunque, sui mercati internazionali si affacceranno le circa venti aziende che il CNNIC ha selezionato per l’offerta dei.cn all’estero.

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Pubblicato il
19 dic 2002
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