La prima fantalegge americana

La prima fantalegge americana

La Camera dei Rappresentanti di Washington approva una norma che affida all'Aviazione civile il controllo sui voli commerciali nello spazio. Ripley e Kirk già pronti a partire
La Camera dei Rappresentanti di Washington approva una norma che affida all'Aviazione civile il controllo sui voli commerciali nello spazio. Ripley e Kirk già pronti a partire

Washington (USA) – Una legge molto concreta per un obiettivo che di concreto ha ancora poco è stata approvata dalla Camera dei Rappresentanti, una normativa che punta a regolamentare il traffico dei voli spaziali commerciali .

Con l’intenzione evidente di anticipare i tempi di un futuro fatto di navette private capaci di superare i confini più elevati della stratosfera, la nuova normativa intende assegnare alla Federal Aviation Administration, ossia all’ente di gestione del volo civile, le competenze per i voli nello spazio commerciali. E disegnare un quadro di diritti e doveri per viaggiatori dello spazio e compagnie specializzate.

La nuova legislazione si deve, evidentemente, alla moltiplicazione delle imprese che si vogliono gettare nel business, soprattutto turistico, dei voli “oltreconfine”. Da Richard Branson (Virgin) a Jeff Bezos (Amazon), negli USA ci si sta attrezzando per questo genere di attività. E sono diverse le imprese giapponesi che ci pensano ormai da anni.

Ripley Il volo turistico spaziale è per il momento un fenomeno tecnologico, con i lanci riusciti dei primi prototipi di navetta, ma è soprattutto un argomento caldo di conversazione. Le prenotazioni per i primi lanci sono già esaurite. E tra i tanti in fila per salire molto più in alto di un aereo tradizionale ci sono anche personaggi del cinema fantascientifico, da William Shatner (il “capitano Kirk” di Star Trek ) a Sigourney Weaver (la “Ripley” della serie Alien ). Sono pronti a sborsare più di 200mila dollari per la sola prenotazione e il loro interessamento naturalmente gonfia lo spessore mediatico dell’insieme.

Va detto però che al Senato la normativa approvata dalla Camera potrebbe essere modificata. I parlamentari infatti sono divisi sulla quantità di tutele che lo Stato dovrebbe garantire ai turisti spaziali.

Secondo uno degli oppositori della legge “dopo essere stata informata dei rischi, la gente dovrebbe poter decidere se acquistare un biglietto e soddisfare il sogno di una vita del volare nello spazio pur sapendo che è un proposito rischioso”. Insomma, viene detto, lo Stato non dovrebbe sobbarcarsi rischi o responsabilità per le azioni di un manipolo di imprudenti visionari.

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Pubblicato il
25 nov 2004
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