Russia e pirateria, qualcosa si muove

Russia e pirateria, qualcosa si muove

La mite sentenza piovuta sul gestore di una biblioteca online indica che, pur lentamente, cresce in Russia l'attenzione per la pirateria online
La mite sentenza piovuta sul gestore di una biblioteca online indica che, pur lentamente, cresce in Russia l'attenzione per la pirateria online


Mosca – La strada per il riconoscimento pieno dei diritti di proprietà intellettuale sulla rete delle reti è ancora lunga, eppure in Russia qualcosa sembra muoversi, almeno a vedere cosa è accaduto al gestore del sito lib.ru , Maxim Moshkov.

A Moshkov è infatti stata comminata dal tribunale Ostankino di Mosca una multa da 3mila rubli, pari a circa 95 euro, per aver messo a disposizione online, pubblicandolo, un testo di Gevorkian senza averne l’autorizzazione.

Può sembrare poca cosa, in un mondo che sembra rincorrere con sempre maggiore facilità chi utilizza la rete per diffondere opere protette dal diritto d’autore, ma per la Russia quanto accaduto assume una valenza maggiore. E’ un paese nel quale, come si ricorderà, di recente la Polizia criminale di Mosca ha lasciato cadere le denunce delle major contro siti russi che diffondono mp3 a pochi centesimi di euro perché, secondo gli ispettori, non ci sono norme che lo vietano.

Sono peraltro lunghi mesi che le major occidentali tentano di far chiudere spazi web come allofmp3.com o mp3search.ru , inviando diffide e denunciando ma, appunto, fin qui senza alcun effetto.

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Pubblicato il
6 apr 2005
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