Motorola si prende la ricerca Sendo

Motorola si prende la ricerca Sendo

Dopo settimane di rumors e gossip, il colosso americano conferma l'acquisizione della divisione ricerca di Sendo, che le apre la strada verso lucrosi brevetti
Dopo settimane di rumors e gossip, il colosso americano conferma l'acquisizione della divisione ricerca di Sendo, che le apre la strada verso lucrosi brevetti


Roma – Nei giorni scorsi, alcuni rumors riferivano che la britannica Sendo Telecommunications aveva aperto trattative con tre società, interessate ad acquisirla allo scopo di fabbricare cellulari low-cost da commercializzare attraverso le reti degli operatori di telefonia mobile. La conferma era arrivata dal CEO Hugh Brogan: “Stiamo valutando accordi di possibili partnership con varie aziende di telefonia. Non escludiamo l’eventualità di un’acquisizione”. Soluzione che avrebbe potuto portare ossigeno vitale alle casse di Sendo, che stando ad alcune fonti “ben informate” sarebbero vicine al rischio di bancarotta.

Fra i nomi in circolazione era trapelato solamente quello di Motorola , che però inizialmente non si era espressa, nè per confermare, nè per smentire un interesse per Sendo, azienda che nel 2004 ha venduto circa 5 milioni di apparecchi, raggiungendo un volume d’affari pari a 420 milioni di dollari. Tra i suoi clienti annovera operatori come Telefonica , Vodafone e Wind .

Mentre segugi ed analisti brancolavano, cercando di capire quali fossero le altre due aziende (alcune agenzie di stampa avevano ipotizzato un coinvolgimento di Nokia e di Sony Ericsson ), ecco il poco clamoroso colpo di scena: pochi giorni dopo, il 29 giugno, Motorola è uscita allo scoperto, confermando l’accordo con Sendo, di cui non sono stati resi noti i dettagli finanziari.

L’acquisizione prevede che il produttore americano si aggiudichi la squadra di ricerca e sviluppo, formata dai 170 ingegneri di Birmigham e dai 30 dislocati a Singapore, acquisendone apparecchiature e know-how (con 50 brevetti riconosciuti e 40 richiesti). Nota per essere formata da uno staff di sole 300 persone, Sendo ha sempre vantato la propria indipendenza in tutti gli aspetti produttivi, dalla progettazione all’industrializzazione, inclusi lo sviluppo del software e la fabbricazione della componentistica.

Mancando all’appello un centinaio di persone, l’accordo con Motorola non contemplerebbe quindi l’attività puramente produttiva di Sendo, che avrebbe mantenuto gli impianti, il settore commerciale e i preesistenti rapporti con fornitori e rivenditori.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
1 lug 2005
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