Telefonini da 20 dollari

Telefonini da 20 dollari

Ci sta lavorando Philips, che intende promuovere una nuova piattaforma tecnologica capace di abbattere drasticamente i costi di produzione dei cellulari
Ci sta lavorando Philips, che intende promuovere una nuova piattaforma tecnologica capace di abbattere drasticamente i costi di produzione dei cellulari


Roma – Con in mente i mercati dei paesi in via di sviluppo, i laboratori Philips stanno muovendosi rapidamente nella realizzazione di una piattaforma tecnologica che, se risponderà alle attese, consentirà di realizzare telefoni cellulari assai più economici degli attuali.

La speranza degli scienziati della multinazionale olandese è quella di presentare ufficialmente al mercato entro la fine dell’anno la loro “Nexperia Cellular System Solution 5130”, un circuito da meno di 5 dollari capace di integrare tutte le funzionalità tipiche di un telefono cellulare.

Pensato per un’utenza che non ha a disposizione un budget importante e che certo non è intenzionata a dissanguarsi per acquistare opzioni e funzionalità avanzate e videofonanti, la Solution 5130 consentirà di fare e ricevere telefonate e di inviare messaggi testuali. Può supportare un display monocromatico e sarà in grado di riprodurre suonerie polifoniche.

Nel quadro disegnato da Philips, il nuovo chip potrebbe portare alla realizzazione di telefonini dal costo dimezzato rispetto a quelli più economici oggi in circolazione, attorno ai 20 dollari . E questo sarebbe solo il primo passo: i lab Philips puntano entro il 2008 ad una soluzione che apra la strada a dispositivi di comunicazione mobile da 15 dollari.

Va detto che a lavorare in questa direzione non è soltanto Philips. Anche Motorola ha recentemente dichiarato di voler sviluppare telefonini più economici degli attuali, sperando di poterli poi diffondere nei paesi in via di sviluppo, dove la domanda è forte ma il mercato è troppo debole per assorbire i cellulari superaccessoriati con cui i produttori mantengono vivo l’interesse dei consumatori dei paesi ricchi.

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Pubblicato il
5 lug 2005
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