Cellulare elementale cellulare economico

Cellulare elementale cellulare economico

15-20-30 dollari: questo il prezzo di un telefonino di terza generazione secondo i nuovi parametri produttivi su cui lavorano diversi big player del settore
15-20-30 dollari: questo il prezzo di un telefonino di terza generazione secondo i nuovi parametri produttivi su cui lavorano diversi big player del settore


Monaco di Baviera – 20 dollari (meno di 17 euro) per un cellulare 3G. Potrebbe essere questo il costo industriale (ossia sostenuto da un produttore) di un telefonino, avvalendosi della nuova piattaforma ULC (Ultra Low-COst) Chip Platform sviluppata dalla tedesca Infineon Technologies , che alcuni produttori come Motorola , Philips e Nokia prevedono di utilizzare nella produzione di nuovi telefoni cellulari low-cost destinati innanzitutto ai cosiddetti mercati emergenti.

“Circa 3,5 miliardi di persone vivono attualmente in aree coperte da servizi di telefonia mobile e non possono permettersi un cellulare” recita il comunicato diffuso in questi giorni da Infineon per presentare la nuova tecnologia, che avendo sviluppato nei propri chip un’integrazione spinta al massimo, prevede l’impiego di una quantità di componenti decisamente limitata: meno di 100, contro i 150/200 delle piattaforme attuali.

Minor componentistica significherebbe quindi un costo di produzione sensibilmente inferiore: dal costo attuale, approssimativamente stimato in circa 35 dollari, potrebbe scendere a 20 dollari. Infineon precisa che questi costi includerebbero il telefono completo con batteria, tastiera, display, software e confezione, documentazione inclusa.

“Ciò sarà reso possibile dall’elevata integrazione dei nostri chip, che uniscono il processore all’elettronica di rice-trasmissione”, continua Infineon, aggiungendo che le dimensioni dell’intero pacchetto elettronico misureranno solamente un terzo (circa 3 x 3 cm) di quelli impiegati attualmente. Ciò significa che con questa componentistica, in un telefono cellulare di dimensioni standard ci sarebbe spazio sufficiente ad ospitare comuni batterie ricaricabili di tipo AAA, ma volendo utilizzare un tipico pacco batteria “Li-ion”, un cellulare ULC potrebbe avere un’autonomia in stan-by di dieci giorni, e in conversazione di oltre quattro ore.

La società americana di ricerche di mercato Strategy Analytics conforta le previsioni del marketing Infineon, stimando in circa 150 milioni di apparecchi le vendite di telefonini low-cost (con prezzo all’ingrosso inferiore ai 50 dollari) nei prossimi cinque anni.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
15 lug 2005
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