Flat voce di Telecom, per chi può

Flat voce di Telecom, per chi può

Non tutte le tariffe sono certe, visto l'intervento dell'Autorità TLC, ma l'incumbent si muove per dare filo da torcere alle sempre più numerose offerte VoIP
Non tutte le tariffe sono certe, visto l'intervento dell'Autorità TLC, ma l'incumbent si muove per dare filo da torcere alle sempre più numerose offerte VoIP


Roma – Domani, 17 settembre, avrà inizio la commercializzazione della nuova “Teleconomy Per Tutti” di Telecom Italia . L’offerta, che alcuni operatori del 187 hanno dichiarato esistente da tempo, ma riservata ai dipendenti Telecom, sarà resa disponibile ai clienti al probabile fine di arginare la “tracimazione” degli utenti verso i servizi di telefonia VoIP: si tratta di una flat voce che, con un canone mensile di 15 euro, offre la possibilità di effettuare chiamate nazionali su rete fissa Telecom (locali ed interurbane) senza limiti (di tempo e geografici).

Naturalmente tale canone deve essere considerato come un importo forfettario per il traffico voce e si aggiunge all’abbonamento per la linea telefonica di base.

L’offerta può essere interessante per i clienti Telecom con molto traffico su rete fissa nazionale, ma l’indicazione “per tutti” non deve essere presa alla lettera, in quanto vi sono alcune esclusioni da tenere in considerazione.

Innanzitutto non sono comprese le chiamate verso i clienti in ULL non Telecom, fatturate quindi secondo le tariffe base, e già in questo caso si apre una piccola questione: un cliente Telecom non può infatti sapere a priori se sta chiamando un abbonato in ULL non Telecom. Di conseguenza, non può neppure sapere se le chiamate effettuate saranno tariffate separatamente o incluse nella “Teleconomy Per Tutti”. Sarebbe auspicabile, quindi, l’introduzione di un servizio di trasparenza tariffaria per l'”identificabilità” della rete di appartenenza del numero chiamato anche nell’ambito della telefonia fissa, servizio già esistente per le reti mobili: componendo dal nostro telefonino il numero 456, seguito dal numero di cellulare desiderato, dovremmo sapere dal nostro operatore verso quale rete mobile stiamo effettuando la chiamata. Il condizionale è d’obbligo perché, in alcuni casi, il servizio si limita ad informare che il numero appartiene ad un altro operatore, senza però specificarlo, e lasciando l’utente ignaro sul costo della telefonata che sta per effettuare.

Altra esclusione non trascurabile, per la “Teleconomy Per Tutti”, riguarda le chiamate verso i cellulari, per le quali è previsto uno scatto alla risposta di 12 centesimi di euro e una tariffazione a consumo. E in questo caso a stupire sono anche i prezzi: 14,4 centesimi di euro al minuto verso tutti gli operatori in fascia ridotta (18.30 – 8.00, dal lunedì al venerdì), mentre in fascia intera le tariffe al minuto sono le seguenti: 21,85 centesimi di euro verso TIM, 21,36 verso Vodafone, 31,18 verso Wind e 29,38 verso TRE. I più accorti si saranno resi conto che queste cifre non sembrano apparire conformi ai listini validi da settembre e stabiliti in seguito all’intervento dell’ Autorita TLC in relazione alle terminazioni fisso-mobile .

Ma prima che qualcuno punti il dito, si tenga comunque presente che l’offerta non è ancora accessibile (manca ancora un giorno) e probabilmente Telecom non ha ancora potuto correggere un listino forse compilato prima dell’intervento dell’Autority.

Dario Bonacina

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Pubblicato il
16 set 2005
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