Seagate Momentus 7200.1 Serial ATA

Seagate Momentus 7200.1 Serial ATA

In arrivo i nuovi drive da Seagate, per assottigliare il gap tra hard disk 3,5 e 2,5
In arrivo i nuovi drive da Seagate, per assottigliare il gap tra hard disk 3,5 e 2,5

Fino ad oggi le prestazioni di un pc portatile sono state minate seriamente da un componente fondamentale: il disco rigido. Se ciò è vero in buona misura anche per le workstation tradizionali, equipaggiate con hard disk da 3,5, bisogna anche dire che queste possono contare su vantaggi tecnologici non indifferenti. Hard disk SCSI, hard drive multipli collegati in modalità RAID 0, per finire agli ultimi velocissimi Western Digital Raptor SATA da 10.000 giri… il collo di bottiglia resta sempre quello, ma i vantaggi di queste soluzioni sono innegabili.

Sul fronte hard disk per portatili Seagate si batte dunque per colmare questo grosso svantaggio tra gli hard disk da 2,5 pollici e quelli da 3,5 per postazioni fisse. Il Seagate Momentus 7200.1 è il primo prodotto ad “alta velocità” da parte di questa casa, e nasce per l’utilizzo in notebook da lavoro ad alte prestazioni, blade server o ancora per i PC small form factor. Disponibile nei formati da 40, 60 o 100 GB, con interfaccia Serial ATA o Parallel ATA, il Momentus 7200.1 è dotato di 8MB di cache, e come suggerisce il nome anche di una velocità di rotazione pari a 7200 giri al minuto.

Test e conclusioni
Momentus 7200.1 Tom’s Hardware ha testato questo drive insieme ad altri due modelli da 7200 giri, ossia la versione ATA dello stesso Momentus e un altro prodotto Hitachi, vero pioniere in questo campo. Dai test è possibile vedere come il Momentus 7200.1 in versione SATA si sia comportato in maniera ineccepibile, superando spesso tutti i concorrenti, e in maniera ancora più evidente nei test di I/O. Proprio Tom’s sottolinea nelle conclusioni che mentre la velocità di trasferimento è leggermente sotto i concorrenti, i test di Input/Output sono dominati dal drive di casa Seagate.

In conclusione, un update consigliato a tutti coloro che vogliono velocizzare il proprio notebook, sempre però tenendo d’occhio la batteria. Tali soluzioni infatti sfruttano maggiormente quest’ultima, contribuendo ad una scarica più rapida del dovuto.

Giovanni Fedele

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Pubblicato il 17 nov 2005
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