Davide, la prima freenet proteggibimbo

Davide, la prima freenet proteggibimbo

Per l'Italia non ci sono precedenti: il servizio di connessione di Cometa Comunicazioni è disponibile gratuitamente per i privati. Per navigare in Rete allontanando violenza e pornografia. Il tutto con una banda garantita
Per l'Italia non ci sono precedenti: il servizio di connessione di Cometa Comunicazioni è disponibile gratuitamente per i privati. Per navigare in Rete allontanando violenza e pornografia. Il tutto con una banda garantita

Roma – “Ciao! Io sono Davide, mi fa piacere incontrarti. Sono qui per offrirti una connessione filtrata ad Internet. Gratis per i privati, a pagamento per le aziende. Utilizzando la mia connessione aggiungerai al tuo navigare la velocità e la sicurezza di un filtro efficace contro violenza e pornografia”. Si presenta così il primo servizio di accesso ad Internet con filtri proteggibimbo creato da un gruppo di docenti ed educatori.

Gli autori di Davide sono quelli di Cometa Comunicazioni , società no profit animata da Don Ilario Rolle, che insistono sul fatto che i filtri di Davide non sono censura né sostituiscono l’opera del genitore o dell’educatore. Tanto che sulla home page del sito si invitano i genitori “ad accompagnare i vostri ragazzi durante la navigazione, il filtro non sostituisce la presenza dei genitori, aiuta semplicemente ad evitare spiacevoli incontri”.

La freenet filtrata di Davide gira su rete COLT, con mille porte disponibili: ogni chiamata è instradata direttamente a Milano senza provocare rallentamenti, sostiene Cometa, al modem dell’utente. A Milano l’utente è immesso sulla rete protetta da un doppio filtro: quello internazionale gestito da una blacklist aggiornata quotidianamente, quello italiano gestito direttamente da Cometa comunicazioni ed aggiornato da volontari su segnalazione degli utenti.

Il filtro si affaccia su Internet con una banda tale da garantire ad ogni utente il minimo di 13k o 26k per chi si collega con ISDN su due canali. Per i privati il collegamento, come detto, è gratuito mentre alle scuole si chiede un canone annuo di accesso di 250mila lire e di 400mila alle aziende (Iva compresa). Sono disponibili anche collegamenti su linee dedicate CDN o su fibra ottica dove possibile. “Nel 1997 – ha spiegato Don Ilario Rolle a Punto Informatico – avendo aperto nella biblioteca dell’oratorio un punto di accesso ad Internet, mi sono trovato di fronte alla necessità di proteggere, in qualche modo, i ragazzi dai contenuti sconvenienti che si presentano sulla rete in misura davvero imponente e con modalità subdole ed invasive.” Da qui la nascita di Cometa Comunicazioni e dell’idea di una “rete filtrata”.

“Dall’analisi del traffico Internet eseguita in alcuni istituti
scolastici – continua Don Rolle – risulta che oltre il 70% del materiale scaricato è di carattere pornografico. Ciò significa che mentre i docenti sono impegnati nella loro attività didattica, gli alunni si lasciano sedurre da sirene che li attraggono per altri mari”.

Secondo Don Rolle, uno dei grandi problemi di chi insegna volendo dare ad Internet un ruolo centrale è legato alla “pervasività” dei contenuti pornografici, spesso associati ad eroi dei fumetti o dei cartoni animati e dunque capaci di attirare anche giovani e giovanissimi: “Così nasce DAVIDE il primo servizio internet filtrato funzionante in Italia, dove la sicurezza e la protezione avvengono nel momento in cui ci si collega. Un progetto etico, unico nel panorama italiano”.

Il nome del sistemone, Davide, spiega Don Rolle, si deve al fatto che “Davide è un piccolo eroe, con poche risorse, una fionda e qualche sasso: fa centro e vince”.

Secondo Don Rolle non basta però limitarsi ad un’operazione preventiva di “protezione”, perché il ruolo dell’educatore e del genitore è quello di spingersi oltre: “Non si devono solo limitare a proteggere i loro figlioli dal male presente in rete, ma devono destare in loro il gusto e il desiderio del bene. Il compito dell’educatore è quello di incoraggiare i giovani ad utilizzare con intelligenza tutte le possibilità offerte da Internet, a diventare attori della comunicazione, a raccogliere e ordinare conoscenze e relazioni, a comunicare in modo democratico e creativo”.

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Pubblicato il 20 feb 2001
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