A Milano allarme sui videocellulari

A Milano allarme sui videocellulari

Si parla addirittura di rischio pedofilia per i nuovi apparecchi, che consentono di scattare furtive fotografie e inviarle poi su internet. Si pensa ad una normativa che li metta al bando un po' ovunque
Si parla addirittura di rischio pedofilia per i nuovi apparecchi, che consentono di scattare furtive fotografie e inviarle poi su internet. Si pensa ad una normativa che li metta al bando un po' ovunque


Roma – Era solo questione di tempo prima che le perplessità sollevate dai cellulari di nuova generazione, quelli che dispongono anche di una piccola cam per scattare fotografie di bassa o media qualità, si facessero largo anche in Italia.

Sì, perché ieri il consigliere regionale lombardo della Lega Nord Giampiero Reguzzoni ha parlato della necessità di una normativa a tutela dall’uso improprio di questi telefonini evoluti. E ha annunciato di conseguenza un progetto di legge nazionale che, a suo dire, ha il carattere di misura anti-pedofila.

“Gli esperti anti-pedofilia – ha infatti affermato – sono concordi nell’evidenziare i rischi di un utilizzo colpevole dei cellulari di nuova generazione, che permettono di scattare immagini indiscrete e spedirle in pochi secondi su internet”.

Secondo Reguzzoni è dunque necessario reprimere sul nascere tali comportamenti: “Per evitare, o quantomeno per limitare comportamenti scellerati di questo tipo, stiamo preparando un progetto di legge che prevede il divieto di utilizzo del telefonino negli spogliatoi, nelle piscine e nei bagni pubblici”. E’ prevista anche una sanzione per chi trasgredisce: 250 euro.

Il consigliere leghista ammette comunque che in Italia già vi sono diverse normative che proteggono contro certi abusi e in particolare quelle a tutela della privacy. “E’ chiaro – ha infatti affermato – che se dovesse poi essere provato un utilizzo criminale del cellulare, come la violazione della legge sulla privacy o la diffusione di immagini pedofile, si realizzerebbero le condizioni per applicare le normativa da codice penale già previste dal nostro ordinamento”.

Il consigliere non ha però spiegato cosa si intende per “immagini pedofile” in un contesto in cui si parla di videocellulari e se si tratta di immagini di tipo diverso da quelle di cui purtroppo spesso si occupa la magistratura, ottenute con altri mezzi.

La diffidenza verso l’uso indiscriminato dei videocellulari, comunque, aveva già fatto parlare di sé per le misure restrittive applicate in Scozia e ad Hong Kong .

Una buona notizia per chi teme i nuovi cellulari, infine, è nei dati di vendita sotto Natale registrati da Nokia, dati diffusi nelle scorse ore secondo cui proprio questi dispositivi hanno venduto molto meno del previsto (ma in Giappone Sharp sta potenziando la produzione di chip dedicati ai video-telefonini…).

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Pubblicato il
22 gen 2003
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