Primi vagiti del traduttore universale

Primi vagiti del traduttore universale

Nella forma ricorda un vocabolario. Nella sostanza assomiglia tanto all'interprete automatico di trekkiana memoria. Ci lavorano in Spagna
Nella forma ricorda un vocabolario. Nella sostanza assomiglia tanto all'interprete automatico di trekkiana memoria. Ci lavorano in Spagna

Un dizionario comparato multilingue. Si tratta di un affascinante progetto, ai limiti del fantascientifico, sviluppato dal Politecnico di Madrid per conto del ministero della Cultura spagnolo. Un volta ultimato, sarà in grado di tradurre facilmente testi dallo spagnolo a qualunque altra lingua (e viceversa) con una precisione dell’88 per cento.

Il guardiamarina Uhura, responsabile del traduttore universale sulla Enterprise L’idea nasce dalla definizione di Universal Word : un metodo complesso , in grado di illustrare l’autentico significato di una parola. Descrivendo il vocabolo attraverso una serie di attributi e di limitazioni in un linguaggio semantico molto simile a XML, è possibile restringere la sua definizione sino a renderla univoca.

Tutto ciò è necessario perché qualsiasi lingua è intrinsecamente ambigua: ad esempio la parola “pesca” può essere il presente indicativo del verbo “pescare”, oppure indicare il frutto. Il suo reale significato dipende dall’ambito in cui è utilizzata : “mangio una pesca” implica, naturalmente, il riferimento al cibo. Mediante l’utilizzo di Universal Word è possibile mostrare all’utente una serie di accezioni per qualunque parola, permettendogli di distinguere con certezza tra vocaboli omografi.

Esempi di questo tipo esistono già per un massimo di due lingue: il concetto è stato sviluppato dall’ Università di Princeton , e poi ripreso in tutto il mondo. Per realizzare un dizionario comparato con Universal Word basta conoscere l’Inglese : leggendo le definizioni standard gli si associa la parola giusta nel proprio linguaggio, creando il database per la propria lingua. Combinando tra di loro i diversi archivi, è possibile realizzare traduttori davvero insoliti: un dizionario swahili urdu non sarà più impossibile.

All’utente non resta che inserire il termine cercato. E se nella sua lingua con la stessa parola si indicano più varianti dello stesso concetto, il vocabolario proporrà le diverse accezioni disponibili nella lingua di destinazione, con tutte le definizioni e gli attributi associati. Scegliere quella giusta diventa facilissimo, anche se non si parla l’idioma in questione : c’è l’inglese a fare da tramite.

Per il momento il progetto spagnolo si limiterà a gestire Castigliano, Inglese e Russo: servirà a tradurre un website pensato per veicolare la cultura tradizionale iberica in tutto il mondo. Ma gli sviluppatori stanno già pensando di allargare presto il progetto ad altre lingue : in futuro forse si trasformerà in un traduttore universale , proprio come quello usato in Star Trek .

Luca Annunziata

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Pubblicato il
23 nov 2007
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