Latte | Download e installazione
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Licenza gratuito GNU GPL
Sistema Operativo Linux
Recensito da Luca Tringali

Latte

Una nuova dock altamente personalizzabile

Nell’ultimo decennio gli ambienti desktop GNU/Linux hanno fatto enormi passi in avanti, superando in grafica e funzionalità quelli dei sistemi proprietari. Un aspetto che è sempre molto ricercato dagli utenti è la dock: la barra dei programmi più famosa, e utilizzata come riferimento, è quella di OS X. Nel mondo GNU/Linux esistono molti ambienti desktop e ognuno di essi ha il proprio sistema di barre degli strumenti che si ispira in qualche modo a quelle comparse su altri sistemi operativi (da Windows a macOS). È, però, recentemente comparsa una nuova dock chiamata Latte che fa della personalizzazione il proprio punto di forza, e che può passare facilmente da un aspetto simile alla barra dei programmi di Windows a quello della dock sviluppata da Apple; ma può anche apparire come un ibrido, a seconda del gusto dell’utente. Tra l’altro, la speranza di Latte è di diventare una dock standard, utilizzabile anche su altri desktop sfruttando solo le librerie di KDE Plasma. Per il momento, comunque, funziona solo su KDE 5. Poche settimane fa, gli sviluppatori di KDE hanno deciso di supportarla ufficialmente e questo darà nuova linfa allo sviluppo di Latte. Già nelle ultime settimane sono state proposte nuove e interessanti caratteristiche, per ora in fase di bozza.

Latte non è, al momento in cui scriviamo, parte della distribuzione ufficiale di KDE, ma lo sarà dalla prossima versione (probabilmente a gennaio 2018). Per il momento la si può installare dai pacchetti precompilati . È necessario assicurarsi di avere le ultime versioni possibili delle librerie di KDE, almeno la versione 5.9 per far funzionare Latte 0.7 .

Lo stile di Latte è molto pulito: si tratta di una barra semitrasparente con un’icona per ogni programma. Quando ci si avvicina ad una icona, un’animazione deforma le icone formando una sorta di parabola, un po’ come accade per la dock di OS X. Sulla dock, però, non compaiono soltanto i programmi attivi: si possono inserire anche widget di vario tipo, come l’orologio o il cambia-schermo. Esistono appositi widget per sistemi di messaggistica istantanea, che segnalano i messaggi ancora da leggere. Inoltre, se un programma sta riproducendo dell’audio la dock lo segnala facendo apparire il logo di un altoparlante sulla sua icona. Sfiorando l’altoparlante è possibile regolare il volume di quella applicazione.

Latte è completamente personalizzabile, in modo da poter essere utilizzata da tutti gli utenti. Non solo si possono inventare dei layout personalizzati dando a ciascuno un nome per attivarli quando lo si desidera (anche automaticamente in base al desktop o all’attività virtuale che si sta usando), trasformando ogni volta la dock in quello di cui si ha bisogno: si possono anche definire le dimensioni della dock e delle icone, la velocità delle animazioni e un eventuale sfondo per la barra.

Per esempio, Latte può essere trasformata nella classica barra degli strumenti di sistemi desktop come KDE o Windows. Una semplice interfaccia permette di scegliere posizione della barra e disposizione degli oggetti, oltre al comportamento (la barra può essere sempre visibile, oppure esserlo solo in certi casi). Ma Latte può anche essere usata come barra sul lato superiore dello schermo per presentare i menu delle varie finestre, come accade nei sistemi operativi Apple. E ovviamente nello stesso desktop si possono inserire più dock. Insomma, con Latte è possibile realizzare desktop simili a Windows o macOS, ottimi per favorire l’adattamento da parte di utenti che provengono da questi sistemi operativi e sono alle prime armi con GNU/Linux. Nuove caratteristiche sono poi in fase di sviluppo, che probabilmente si potranno vedere ed usare proprio con il prossimo rilascio ufficiale di KDE.