TIN.it cattura CartaSì. Visa rassicura

TIN.it cattura CartaSì. Visa rassicura

Il provider del gruppo Telecom Italia annuncia un accordo per avventurarsi nel commercio elettronico. E intanto Visa precisa che non c'è da temere per i cracker sfondasistemi
Il provider del gruppo Telecom Italia annuncia un accordo per avventurarsi nel commercio elettronico. E intanto Visa precisa che non c'è da temere per i cracker sfondasistemi


Web (internet) – Allegria nella sede romana di TIN , il provider che fa capo a Telecom Italia , per l’intesa appena siglata con Servizi Interbancari. Un’intesa pensata per sviluppare i servizi di commercio elettronico di TIN.

In particolare, l’accordo prevede un lavoro comune con CartaSì per portare nuovi ma non meglio specificati servizi di eCommerce ai titolari della carta di credito più diffusa in Italia, ai 350mila esercizi commerciali che sono convenzionati nonché, naturalmente, agli abbonati TIN.

Nel frattempo Visa ha voluto fare delle precisazioni dopo le dichiarazioni di Scotland Yard riportate dalla stampa di mezzo mondo sull’incursione di un gruppo di cracker nei propri sistemi lo scorso luglio. Attraverso un suo alto funzionario, Gabriele Cappelletti, la multinazionale del credito ha affermato: “l’attacco dei pirati informatici in Gran Bretagna non ha causato alcuna fuga di informazioni rilevanti per la sicurezza dei nostri clienti”.

In una nota, inoltre, Visa ha fatto sapere che i cracker a Londra sono entrati in un’area non critica dei sistemi: “gli hackers non sono entrati in possesso di dati rilevanti in quanto non sono riusciti a penetrare alcuno dei sistemi centrali di elaborazione delle transazioni”. L’azienda ha subìto un forte contraccolpo dopo che i cybercops hanno definito l?evento come “il più grave assalto cracker mai registrato” ed è quindi comprensibile una simile difesa, che si conclude nel comunicato con: “gli hacker hanno avuto accesso soltanto ad informazioni di carattere generale tra cui alcuni piani di marketing e comandi di programmi ormai privi di utilità”.

Dai cracker che lo scorso luglio sono entrati nei suoi sistemi, come riportato ieri da Punto Informatico, Visa ha ricevuto una richiesta ricattatoria da 10 milioni di sterline.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
19 gen 2000
Link copiato negli appunti