Oops! iTunes 2 m'ha rasato l'hard disk

Oops! iTunes 2 m'ha rasato l'hard disk

Anche gli sviluppatori Mac OS X dovranno imparare a domare uno dei comandi più temuti dalla tribù di programmatori Unix/Linux: rm -rf. Mai voltargli le spalle!
Anche gli sviluppatori Mac OS X dovranno imparare a domare uno dei comandi più temuti dalla tribù di programmatori Unix/Linux: rm -rf. Mai voltargli le spalle!


Cupertino (USA) – Alcuni degli utenti che in questi giorni hanno provato la nuova versione di iTunes per Mac OS X, il software di Apple per la gestione della musica digitale, hanno avuto una brutta sorpesa: nel caso peggiore, a fine installazione, l’hard disk era vergine e lindo come appena acquistato.

Diversi utenti hanno infatti testimoniato di aver perso, dopo l’installazione di iTunes 2, l’intero contenuto del disco, e per taluni questo ha significato dire addio a più di 100 GB di dati. Come dire: Santo Backup aiutaci tu…

Alle prime avvisaglie che qualcosa nel nuovo installer non andava esattamente come doveva, Apple ha immediatamente provveduto a sospenderne il download e rilasciare, nel giro di 24 ore, una nuova versione di iTools, la 2.0.1, che correggeva il problema.

Sul sito di iTunes è ancora possibile leggere un avviso di Apple in cui si afferma che “è stato identificato un problema di installazione con iTunes 2.0 per Mac OS X che interessa un limitato numero di sistemi che girano Mac OS X con volumi multipli (drive o partizioni) montati. per questi sistemi, l’esecuzione dell’installer di iTunes 2 può causare la perdita dei dati utente”.

Apple ha consigliato a chiunque abbia installato la versione definitiva o beta di iTunes 2.0 di rimuovere immediatamente il package e scaricare iTunes 2.0.1. Il problema non affliggerebbe gli utenti di Mac OS 9.

Da ciò che è emerso dai forum di discussione dedicati a Mac OS X, pare che l’errore contenuto nell’installer sia da attribuirsi ad una leggerezza commessa dal programmatore che ha scritto la routine per la cancellazione della vecchia installazione di iTunes: in questo caso, infatti, se il software si trova all’interno di una cartella nel cui nome sono contenuti degli spazi, il ben noto comando Unix che dovrebbe occuparsi della cancellazione della stessa, “rm -rf”, potrebbe tradursi in un’arma letale e spiattellare l’intero disco, partizione o volume.

Per chi mastica la programmazione della Bourne shell, può trovare una più approfondita spiegazione del problema in un intervento apparso sul forum di Slashdot.

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Pubblicato il
5 nov 2001
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