La sonda Opportunity perde pezzi

La sonda Opportunity perde pezzi

Il veicolo ha perso la capacità di sterzare, pur rimanendo operativo. Avrà dei problemi ad affrontare i terreni più impervi del pianeta rosso. Preoccupazione alla NASA
Il veicolo ha perso la capacità di sterzare, pur rimanendo operativo. Avrà dei problemi ad affrontare i terreni più impervi del pianeta rosso. Preoccupazione alla NASA


Houston (USA) – Il Mars rover Opportunity, durante l’esplorazione del cratere Voyager, ha perduto il controllo su una delle ruote anteriori. La notizia arriva dall’autorevole New Scientist . Il robot-geologo americano su Marte, atterrato nel gennaio del 2004 e costato oltre 800 milioni di dollari, nel corso di una manovra avrebbe urtato contro una roccia: adesso non è più in grado di sterzare .

La ruota danneggiata è infatti rimasta girata di sette gradi verso l’interno. Questo rende il futuro di Opportunity più incerto: secondo Jim Erickson, responsabile del progetto Mars rover al Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, le analisi geologiche condotte dalla sonda potrebbero fermarsi qui . Ultimamente, Opportunity presenta anche piccoli problemi ad alcuni sensori spettrometrici utilizzati per condurre test chimici.

Ad ogni modo, gli scienziati della NASA sperano di poter “spremere” fino all’ultimo ogni singolo istante di vita di Opportunity. Per quanto non possa essere in grado di sterzare, può comunque continuare ad esplorare. Questo grazie ad un software che ottimizza l’andatura del robot.

Spirit, l’altra sonda, è tuttavia ancora perfettamente funzionante. I due rover hanno ancora 18 mesi di tempo per fare luce sul passato e sul presente del pianeta rosso. Recentemente, come ha spiegato la NASA , la missione è stata prolungata ulteriormente: si tratta della terza proroga dall’atterraggio su Marte, legate alle ottime performance fin qui fornite dai due veicoli ipertecnologici.

Quanto ancora possano durare le due sonde, non è dato saperlo: “basta un piccolo errore e tutto potrebbe finire persino domani”, sostiene infatti il Dr. Erickson. I due automi lavorano infatti in condizioni ambientali sicuramente poco favorevoli e decisamente… aliene.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
20 apr 2005
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