Londra – La parola d’ordine è negare. Difficile credere che non vi sia alcuna relazione tra il recente furto di due portatili appartenenti ad agenti del servizio segreto britannico e la pubblicazione nei giorni scorsi su internet di informazioni riservate. Ma è questo il verbo che la Difesa britannica va diffondendo: “non ci sono legami”.
Strano anche che le informazioni che secondo il Sunday Telegraph sono apparse sulla rete, riguardino strategie e ordini relativi al Kosovo, proprio gli argomenti che secondo fonti della Difesa si trovavano nei portatili rubati ad agenti dell’intelligence britannica.
Ad ogni modo le reazioni ufficiali sono quelle del portavoce NATO Jamie Shea che ha sottolineato che quelle informazioni sono “sensibili” e non dovrebbero essere divulgate in pubblico. Invece il ministero della Difesa britannico ha confermato l’apertura di una inchiesta tesa a capire la genesi della pubblicazione online dei documenti riservati. Allo stesso tempo nega qualsiasi relazione tra i furti e la pubblicazione.