Quante volte ci capita di ricevere una chiamata da un numero sconosciuto, rispondere pensando che potrebbe trattarsi di una comunicazione inerente il nostro lavoro e infine accorgerci che dall’altra parte c’è qualcuno desideroso di venderci un prodotto o un servizio? In futuro sarà più semplice identificare questo tipo di telefonate, ancora prima di alzare la cornetta, grazie alla decisione dell’AGCOM che con la delibera 156/18/CIR stabilisce prefissi specifici per questo tipo di attività.
Entra dunque in vigore una legge già pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 3 febbraio scorso in relazione alle “Nuove disposizioni in materia di iscrizione e funzionamento del registro delle opposizioni e istituzione di prefissi nazionali per le chiamate telefoniche a scopo statistico, promozionale e di ricerche di mercato”. Le società che praticano attività di questo tipo hanno ora due mesi di tempo per mettersi in regola.
Per gli utenti che utilizzano app in grado di filtrare i numeri in entrata è meglio però continuare a tenere alta l’attenzione: per i call center esiste una via di fuga e non tutte le chiamate in entrate saranno di tipo 084X.
0843: telefonate per attività statistiche
Il primo è 0843 e comparirà sui display dei nostri dispositivi se la chiamata proviene da un’azienda oppure da un’organizzazione la cui attività è riconducibile alla raccolta di informazioni a fini statistici. L’unica realtà esente dall’obbligo, stando a quanto reso noto dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, sarà Istat (Istituto Nazionale di Statistica), in quanto ente di ricerca pubblico, a cui sarà assegnata una differente numerazione al momento non ancora svelata.
0844: offerte commerciali e ricerche di mercato
Avrà però un impatto maggiore l’introduzione del prefisso 0844, che corrisponderà alle ricerche di mercato, alle pubblicità, alla vendita e alla comunicazione commerciale. In altre parole, la numerazione potrà tornare utile per riconoscere all’istante quando a chiamare è qualcuno intenzionato a venderci qualcosa, ad esempio un abbonamento ai servizi d’intrattenimento, una nuova tariffa per la fornitura elettrica e così via.
Come cita Repubblica, le aziende potrebbero aggirare l’imposizione affidando l’attività a un call center esterno sul quale non ricade l’obbligo di impiegare una delle due numerazioni in questione e in grado di nascondere le proprie telefonate dietro a un normale prefisso di linea fissa o mobile. Insomma, fatta la legge trovato l’inganno.
Il cittadino potrà inoltre richiamare il numero anche dopo aver interrotto la comunicazione, semplicemente digitando lo stesso numero. Una possibilità che oggi gli è invece negata e che gli consentirà di mettersi in contatto con la stessa azienda che l’ha chiamato. Nella delibera si legge poi che altri prefissi “084x” potrebbero essere attivati in futuro e assegnati con finalità differenti.
Servizi a pagamento
Altro passaggio del documento che merita attenzione è quello che si riferisce ai servizi a pagamento forniti dalle aziende mediante telefono. La tariffazione, spesso elevata, verrà applicata solo ed esclusivamente dal momento in cui ha inizio la comunicazione vera e propria con l’operatore. L’utente non si troverà dunque più a dover affrontare una spesa inutile per il tempo trascorso ascoltando i messaggi di un risponditore automatico o di una voce registrata, destreggiandosi tra menu e sottomenu spesso organizzati solo al fine di prolungare la telefonata e gonfiarne il costo.