Come previsto, con l’arrivo del mese di settembre lo SPID ha tagliato il traguardo dei 10 milioni di account attivi. 10 milioni di italiani, insomma, hanno oggi a disposizione un’identità digitale da poter utilizzare per accedere ai servizi della pubblica amministrazione. lo scorso mese di aprile erano 5,9 milioni gli account attivi: entro fine anno con ogni probabilità il numero sarà raddoppiato, ottenendo così in pochi mesi ciò che in precedenza non si era riusciti a mettere assieme in anni di sforzi. “Merito” del Covid? Si, in parte è così: il problema è diventato opportunità e milioni di italiani hanno contribuito a coglierne i frutti.
SPID, tagliato il traguardo dei 10 milioni di account
Se tutto ciò sembrerà banale agli occhi di qualcuno, prima di abbandonarsi a pessimismo e fastidio potrà essere utile ripensare al percorso che ha portato fin qui, alle mille difficoltà affrontate ed ai mille ostacoli che il nostro Paese ha dovuto affrontare per scrollarsi di dosso i dinosauri del passato e tentare questa lenta, progressiva risalita verso nuove soluzioni.
SPID non significa velocità e questo è noto: da anni si fatica per definire (prima) e promuovere (poi) questa soluzione, ma son serviti dei veri e propri incentivi per far sì che gli italiani abbandonassero i sistemi tradizionali e si affidassero a questo “nuovo” strumento. Il primo incentivo è arrivato con i progetti legati 18app ed alla Carta del Docente ai tempi di Matteo Renzi. Più recentemente l’accelerazione decisiva è arrivata con il Bonus Vacanze, il Reddito di Emergenza e con il Reddito di Cittadinanza, ai quale si può accedere tramite SPID proprio per promuoverne la necessità personale e l’utilità collettiva.
Il traguardo dei 10 milioni di identità digitali rilasciate è molto importante.Dal 2019, #SPID ha più che raddoppiato i suoi numeri e sarà, grazie al #decretosemplificazione, insieme alla #CIE, la credenziale per l’accesso a tutti i #servizidigitali della pubblica amministrazione pic.twitter.com/RUBOdxN15z
— Paola Pisano (@PaolaPisano77) September 3, 2020
Nelle ultime settimane è arrivata la promozione ufficiale e definitiva: dal 1 ottobre lo SPID sostituirà in toto il PIN in uso sul sito INPS, quindi sarà necessario per accedere a tutti i servizi del Servizio Nazionale di Previdenza Sociale. Al fianco della CIE, il Sistema Pubblico di Identità Digitale è la chiave di accesso ad un nuovo modo di pensare la pubblica amministrazione: il traguardo dei 10 milioni non può essere quindi considerato semplicemente come una banale milestone, ma va immaginato come un traguardo volante in vista di nuovi e più ambiziosi obiettivi.
L’identità digitale deve diventare quanto più rapidamente possibile uno standard condiviso e diffuso a cui l’intera popolazione possa fare affidamento, così che poi tutto il resto possa venire di conseguenza: da IO in avanti, tutta la PA dovrà interfacciarsi con il cittadino passando per uno SPID, sul quale costruire un dialogo nuovo, un’efficienza nuova e – forse – una nuova Italia.