Che non tutto sia andato secondo i piani è cosa nota, che si siano verificati rallentamenti significativi rispetto alla tabella di marcia iniziale altrettanto, ma rimuginare sugli errori commessi serve a poco, se non ad attribuire le responsabilità. È tempo di guardare avanti e premere con decisione sul pedale dell’acceleratore, per proseguire nella campagna che oggi fa segnare i 10 milioni di vaccini anti COVID-19 somministrati in Italia. Per la precisione sono 10.018.265 nel momento in cui viene scritto e pubblicato questo articolo. A renderlo noto i dati riportati nella dashboard ufficiale.
Vaccini in Italia: siamo a quota 10 milioni
Proprio nei giorni in cui la cura sintetizzata da AstraZeneca cambia nome e diventa Vaxzevria, il nostro paese raggiunge e oltrepassa il traguardo. Ad oggi i connazionali che si sono già sottoposti anche alla seconda iniezione sono 3.143.159. Ancora troppo pochi per poter abbassare il livello di guardia.
Prendendo in considerazione le regioni, la Lombardia continua a essere quella in cui sono state inoculate più dosi (1.592.537), seguita da Lazio (1.029.158) e Veneto (881.418). I punti di somministrazione attivi da nord a sud sono in totale 2.037. Più le donne vaccinate (5.980.588) rispetto agli uomini (4.037.677). La fascia d’età maggiormente interessata è quella 80-09 (3.000.302), poi 50-59 (1.637.552).
Per quanto riguarda invece le categorie sottoposte al trattamento, gli over 80 sono 3.292.593, mentre gli operatori sanitari e sociosanitari 3.006.829. Seguono personale scolastico (1.000.998), ospiti di strutture residenziali (552.351), personale non sanitario (491.482) e membri delle forze armate (277.533). Il report attribuisce la cifra 1.446.476 ad “altro”, circa un vaccino su sette.
La distribuzione ha portato 11.247.180 dosi in tutta Italia. Di queste, 7.668.180 sono relative al vaccino Pfizer, 2.752.400 a quello AstraZeneca e 826.600 a Moderna.
Restando in tema, con la prospettiva di assestare un colpo definitivo alla piaga coronavirus, nelle ore scorse presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è svolto un tavolo di confronto da cui è emerso un positivo avanzamento di contatti con le aziende disponibili e in grado di produrre in Italia i vaccini
. Sono almeno quattro le aziende del nostro territorio pronte a dare il via alla fase di produzione, in modo diretto o conto terzi.