Il centro TACC (Texas Advanced Computing Center) dell’università di Austin ha presentato il progetto di un supercomputer da 10 petaFLOPS, chiamato Stampede . L’installazione, da completare in un paio d’anni al massimo, verrà a costare oltre 50 milioni di dollari.
Per raggiungere il traguardo dei 10 petaFLOPS il progetto texano utilizzerà prevalentemente i co-processori Knights Corner prodotti da Intel, con architettura MIC (Many Integrated Core) a 22 nanometri, espressamente rivolta al super-computing.
Anche i server prodotti da Dell, con doppia CPU Xeon E5 a otto core e 32 gigabyte di memoria l’uno, faranno la loro parte nel progetto. L’idea è sempre quella di abbinare tantissimi core, non esageratamente potenti, per incrementare le prestazioni senza gravare troppo sul consumo energetico.
La potenza computazionale di queste installazioni modulari raffreddate a liquido viene sempre messa al servizio di applicazioni scientifiche e industriali ma in questo caso si punta anche a battere gli 8,16 petaFLOPS del mostruoso mainframe Fujitsu in fase di completamento.
Roberto Pulito