Un’operazione lanciata dalla Procura della Repubblica di Roma ha portato ad 11 indagati in tutta Italia per le offese registrate online ai danni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Le operazioni a cura dei Carabinieri del Ros sono tutt’ora in corso presso Roma, Latina, Padova, Bologna, Trento, Perugia, Torino e Verbania.
11 indagati per post contro Mattarella
Inizia tutto con gli approfondimenti relativi ad una serie di post su Twitter, ma presto le maglie si sono estese grazie alle ricerche del Reparto Indagini Telematiche, ove è emersa una rete di relazioni che ha reso i fatti più gravosi di quanto non potevano apparire attraverso i singoli post. Se in primis il tutto nasce come una indagine finalizzata alle verifiche di condotte offensive nei confronti del Capo dello Stato (senza scomodare il vilipendio), in seguito il tutto prende una piega più ampia in virtù dei contenuti e della strategia di fondo che lega i singoli interventi.
Secondo quanto emerso, uno degli indagati (professore universitario 53enne) sarebbe in collegamento con gruppi “di ispirazione suprematista e antisemita” attivi sulla piattaforma russa VKontakte. Le perquisizioni e le indagini consentiranno di far emergere eventuali dinamiche ulteriori che possano legare i singoli attivisti, affondando il colpo in quelle trame social che negli USA portarono ai disordini culminati con l’assalto al Congresso durante il passaggio di mano presidenziale.