Sorpasso al vertice delle password più utilizzate: “123456” supera “password” che scivola quindi al secondo posto. Occupa saldamente il terzo gradino del podio “12345678”.
A dare conto delle ingenuità degli utenti è la versione 2013 della statistica redatta da SplashData, che dal 2011 si fa carico di questo arduo compito: misurare la debolezza dell’anello più debole della difesa informatica. L’uomo, assediato tra il moltiplicarsi di diverse richieste di password e dalla noia quotidiana, conferma la propria tendenza a ripiegare su soluzioni estremamente facili da ricordare e – dunque – estremamente banali.
Così, a parte il cambio al vertice nelle prime posizioni, secondo l’analisi delle password emerse dalle falle di sicurezza dell’ultimo anno, i risultati della ricerca sono sostanzialmente invariati rispetto alle ricerche condotte in passato, a parte alcune nuove entrate.
Oltre ad essere influenzata dall’ attacco subito dai server di Adobe (si trovano così diversi riferimenti ad Adobe e Photoshop), la classifica di quest’anno ospita diverse curiose password su cui hanno confluito le scelte degli utenti con più problemi di memoria e/o fantasia: romantica la posizione numero nove “iloveyou”, che guadagna due posti, e terribilmente preoccupante anche la new entry al dodicesimo posto, “admin”.
Claudio Tamburrino