187, non hai vinto? Ritenta

187, non hai vinto? Ritenta

Ogni volta una nuova avventura. Adsl? Isdn? Dipende! Meglio di un gioco di ruolo, ed è gratuito! 187Adventure, il gioco di ruolo a turni. Il trasloco di L. Schiavoni
Ogni volta una nuova avventura. Adsl? Isdn? Dipende! Meglio di un gioco di ruolo, ed è gratuito! 187Adventure, il gioco di ruolo a turni. Il trasloco di L. Schiavoni


Roma – Allacciare un telefono in casa nuova, nella quale era già presente l’impianto telefonico e le spine. Cose di tutti i giorni in un paese del G8. Ma non in Italia, dove una cosa così semplice può diventare un’avventura piena di colpi di scena, imprevisti, trabocchetti. Lasciare la città per la campagna toscana sicuramente avrebbe significato perdere l’ADSL ma non avrei mai previsto di entrare a far parte di un Adventure Game lungo un mese.

Primo turno, e prima telefonata al 187: “Mi scusi io pago un ADSL a Roma, e sto per firmare un contratto per un affitto in Toscana. C’è nessun modo per sapere se in quella zona, in quella strada, l’ADSL sarà disponibile?”
“Nella zona è disponibile, ma per avere la certezza assoluta deve richiedere l’allaccio o il trasloco, ed il tecnico verificherà la presenza o meno dell’ADSL. Lei allacci prima la linea normale o ISDN, e poi chieda il trasloco”.

In poche parole… dell’ADSL non v’è certezza. Pochi minuti dopo la firma del contratto di casa, da una cabina, parto col secondo turno di gioco, o meglio… la seconda telefonata al 187.

“Dovrei allacciare il telefono.. ecco codice fiscale, dati, indirizzo… ah.. linea ISDN per cortesia”. Qualche minuto di attesa e le variabili dell’intelligenza artificiale del 187Adventure generano questa risposta inattesa: “il codice fiscale non è valido”.

Nubi, tragedia, il solo pensiero di ripercorrere tutto l’iter per richiedere un nuovo codice fiscale (sempre che sia possibile) mi getta nello sconforto più totale. Lo detto ancora. Niente da fare, quel codice non mi fa passare al livello successivo del gioco.

Dopo vari tentativi e spelling, io col tesserino del Ministero delle Finanze in mano, la signorina del call center comincia ad avere il dubbio che forse c’è qualcosa che non va nel collegamento col Ministero. “Provi a richiamare domani.. ma anche più tardi. Magari sarà più fortunato!”.

Non ho vinto il turno, e quindi ritento il mattino seguente. Di nuovo Codice fiscale (valido!), indirizzo ma.. “mi scusi ma mi serve anche il CAP”. Non ce l’ho.

Provo a cercare nella scatola del gioco, nelle FAQ ma niente… senza il CAP non si va avanti. Forse dovrei installare una patch… e intanto provo a telefonare col cellulare ad un amico in zona (basterebbe avere Internet o le pagine gialle!) ma niente. Un aiutino! Niente… Sob.
Quindici minuti d’orologio sono stati necessari al Call Center per recuperare un CAP mancante. L’intelligenza artificiale andrebbe un po’ velocizzata. “La richiamerà il tecnico per prendere l’appuntamento per l’allaccio entro 10 giorni lavorativi.”

Ne passano 5 di turni, e di giorni, e suona il cellulare. È il 187. Brivido lungo la schiena. Questo gioco dà ai nervi, non c’è che dire. Prende.

“Non ci sono linee ISDN disponibili al momento… ma riprovi tra una settimana. Ma anche tra qualche giorno.. sa ogni tanto una linea si libera. Altrimenti metta la linea normale e poi passa ad ISDN quando sarà disponibile”.

Cerco di rimettere nel mazzo questa carta “imprevisti” ma niente da fare, non posso barare! Ma intanto mi faccio due conti e osservo che così l’allaccio mi viene a costare 60 euro in più.

“Perchè?” mi domanda il 187, ribaltando il concetto di cliente e centralinista. Nel 187Adventure i personaggi ogni tanto si scambiano i ruoli, tanto per rendere il gioco meno noioso. Infilo la cuffietta col microfonino a mo’ di centralinista e sciorino tutto il mio sapere sull’argomento, studiato nelle settimane d’attesa: “L’allaccio ISDN costa 120 e quello analogico 150, e per passare successivamente a ISDN si pagano 30 euro. 30 più 30 fa 60, a casa mia”, faccio notare.

Ma il centralone Telecom, una figura che nel gioco comincia ad avere un aria sempre più inquietante e imprevedibile, insiste: “Eh ma almeno così ha la linea subito, e poi cosa sono 60 euro ormai”. Sono quasi 120mila lire, dico, ma se me li paga la signorina del 187 posso anche accettare. Attacco, e passo una notte insonne. Salto un turno. Mi ripasso i siti internet dedicati all’argomento.

Accettare il “ricattino” Telecom, buttare al vento 60 euro, allacciare la linea normale e poi passare a ISDN (cambiando probabilmente anche numero di telefono!) oppure aspettare.. aspettare chissà quanto. Decido di aspettare qualche turno/giorno e richiamo il 187 che curiosamente mi informa che “Sì dunque qui i suoi dati ce gli ho già tutti, ma è una richiesta decaduta”. Decaduta? E quindi perchè si sono tenuti tutti i dati? Boh.

Qualche numero ISDN è uscito fuori? “Ora controllo: Mi puo’ dare il numero di telefono che le avevano assegnato”? Numero assegnato!?? Di una richiesta decaduta per mancanza di numeri disponibili? Cade la linea, o forse l’operatore si era accorto che era nella sua giornata “no”.

Segnalo l’errore del gioco alla software house: qui ci sono un po’ troppi bug che rendono meno scorrevole la partita. Richiamo, rientro in gioco.
Arriva un’altra carta “imprevisti” quantomeno tragicomica: “Chiami tra una decina di giorni… ma scusi perchè non si fa l’Adsl? Le conviene!”. Io rido. Si, scoppio proprio a ridere al telefono. E chiedo “ok, mi verifichi la disponibilità.. tanto più che io sto pagando un ADSL alla vostra azienda senza usarlo da mesi”. C’è la mia Alice che invecchia solitaria e costosa a Roma. Niente da fare, alcune fasi del gioco vanno riviste.. mi rimanda sempre al punto di partenza.. che noia!

“Posso verificare la disponibilità quando avrà il numero”.
Sto per perdere la pazienza, e invece per restare in gioco.. cedo: “Senta… allacciatemi una linea normale. Subito. La voglio, voglio pagare 150 euro per avere quello che non volevo ok? Una linea normale.. niente ADSL, niente ISDN ok!”.

La signorina, che non ha colpa di nulla ovviamente perchè è solo un parametro del gioco, uno sprite animato che recita frasi preregistrate o quasi, candidamente mi informa che “visto che lei è fuori zona.. ci vorrà una due tre settimane CIRCA”.

Circa cosa? Da sette a 21 giorni circa? Forse tre o forse trenta? Avesse detto “circa una settimana” capirei ma… sono anche un “fuori zona”!
Fuori quale zona? Vicini di casa hanno telefono e ISDN. Forse la mia casa è in un universo parallelo? Sono fuori da Twilight Zone? Un errore di traduzione dei testi dal gioco americano? Grr? questo Adventure è sempre più antipatico!

Comunque aspetto. Mi siedo. Entro in casa nuova. Dopo 5 giorni telefona un tecnico. “Buongiorno, allacci il telefono nella spina, la sua linea forse è attiva”. Forse?

Allaccio il telefono fisso, che rimane muto. Torno al cellulare, ed il tecnico mi avvisa che “entro un paio di giorni la chiamerà un tecnico della zona per l’allaccio.. a volte capita che la linea è già disponibile così, ma evidentemente serve l’intervento umano”.

Scoraggiato, assaporando per un attimo il gusto della linea telefonica, aspetto ancora. Pochi minuti e squilla di nuovo il cellulare. È una voce robotica, una segreteria automatica.. un robottino Telecom impazzito. “Buongiorno. Inserisca la spina del telefono nella presa a muro e digiti il numero 4 0 3…” e cade la linea.

Basito chiamo il 187, e chiedo per quale motivo un robot impazzito mi fa infilare la spina e digitare numeri, alimentando le mie speranze di avere un telefono analogico. “Non si preoccupi, quella è una cosa che sarà partita in automatico.. se gli hanno detto che viene il tecnico, arriverà la chiamata del tecnico… faccia finta di non aver ricevuto quella chiamata automatica”.

Un bug ok, due va bene. Ma questo gioco è un colabrodo!
Per fortuna dopo soli due turni/giorni chiama il tecnico vero, quello di carne, quello che vuole venire a casa. Appuntamento per il giorno dopo, arriva puntualissimo.
Finalmente il gioco ha anche una interattività con la realtà, ganzo!

Mentre allaccia la linea, che andava attivata nella centralina all’inizio della strada, gli racconto tutte le peripezie e tutto il percorso fatto nel gioco… e soprattutto gli illustro la mia necessità di avere perlomeno l’ISDN e quindi, con una pignoleria che gli fa onore, il tecnico va a controllare la centralina vicino casa.

Il verdetto, in sintesi, è che sulla centralina della strada non sarà possibile avere “mai” una linea ISDN, nonostante i vicini di casa ne fruiscano. La loro linea arriva da un altra centralina. D’altronde sono parametri di un gioco. Non sto mica parlando di linea telefonica in casa, di collegamento internet in un paese del G8. È un Adventure! Vinci o perdi, ma comunque si gioca!

Visto il mio pallore, lo svenimento sul divano, il delirio culminante in un “dovrò cambiare casa o lavoro”, il tecnico riparte alla volta della centralina del centro abitato più vicino, dalla quale qualche linea ISDN in direzione della centralina sfigata sotto casa mia ci sarebbe.

Mi dà preziosi consigli su come illustrare il problema al 187, per richiedere un ISDN che forse c’è ma per ora non si vede. Ora ho delle carte in più, e forse giocandole al momento giusto come in una battaglia Pokemon potrò vincere la mia mini battaglina per avere una fantastica linea ISDN!

Il tecnico carne ed ossa si congeda con un illuminante frase, di quelle da incorniciare: “Comunque se sente che al 187 non capiscono bene il problema, o non gli vengono incontro… lei riprovi dopo qualche minuto o il giorno dopo”.

Non ho vinto ancora, ma ritento. Sarò più fortunato?

Luca Schiavoni

PS – Un gioco nel gioco! Wow! Risolvere un enigma per passare al livello successivo.
La prima telefonata dal numero nuovo è stata per far traslocare l’ADSL, e di fatto chiudere il contratto visto che qui se non c’è l’ISDN figuriamoci l’ADSL!
Il numero verde TIN mi avvisa che per il trasloco devo mandare una richiesta via Fax (Fax? Mah!)
Dopo 48 ore di tentativi, scoraggiatissimo richiamo il numero verde. “Ah certo, le hanno dato un numero di Fax non più attivo”. Ridatemi Zac Mc Cracken!

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Pubblicato il
14 set 2004
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