C'è sempre più banda nelle fogne

C'è sempre più banda nelle fogne

Il comune di Bournemouth è solo l'ultimo ad innestare una rete in fibra ottica nelle condutture fognarie cittadine. Per risparmiare e portare la banda larga in città a tempo di record
Il comune di Bournemouth è solo l'ultimo ad innestare una rete in fibra ottica nelle condutture fognarie cittadine. Per risparmiare e portare la banda larga in città a tempo di record

Bournemouth (UK) – Flussi di bit potrebbero correre paralleli a quel che se ne va con lo sciacquone. Il comune di Bournemouth, segnala Silicon.com , in pochi giorni ha ottenuto una rete in fibra ottica sostenibile, che si snoda nel sistema fognario cittadino e riemerge per collegare tutti gli uffici comunali.

Inutile perdersi in lungaggini e chiedere permessi per deviare il traffico, inutile spendere tempo e sterline per sconquassare la città per la posa della fibra ottica. Il sistema fognario, eredità dell’epoca vittoriana, già innerva le zone abitate e si dirama fino a raggiungere ogni casa. Perché non sfruttarlo come veicolo per la connettività a banda larga?

Quella tra il sistema fognario e la rete in fibra è una simbiosi decisamente vantaggiosa. Nel giro di una settimana, infatti, il comune di Bournemouth ha ottenuto la sua nuova rete approfittando del sistema FOCUS (Fibre Optical Cable Underground Sewer), studiato da H2O Networks . Ha risparmiato, complessivamente, poco meno di 150 Euro al metro, per 1400 metri di cavi, ha risparmiato l’ottanta per cento del tempo, senza trapanare alcunché. E ha ottenuto una rete più profonda, quindi meno soggetta ad interruzioni nel caso di manutenzione stradale e solida in caso di disastri naturali. Il tutto senza dipendere dalla connettività offerta dall’ex monopolista BT.

L’idea di sfruttare le fognature come veicolo per i cavi circola da anni. Spesso, però, i gestori delle reti fognarie si oppongono, nel dubbio che i cavi potessero occludere i passaggi più angusti, costringendo i gestori a manutenzioni straordinarie. Ma H2O Networks sembra capace di rassicurarli, attraverso le parole del direttore Elfed Thomas, intervistato lo scorso anno da ZDNet UK : i cavi di H2O Networks non sono invasivi, sono abbastanza robusti da sopravvivere in un ambiente ostile come la rete fognaria, sono inattaccabili anche dai più voraci roditori.

La strategia messa in atto dal comune di Bournemouth, sorprendente nella sua semplicità, non rappresenta l’unico caso di sfruttamento della cloaca. Nel 2001, raccontava The Seattle Times , Citynet aveva cablato la città di Albuquerque, in New Mexico; nel 2002, LightReading segnalava almeno tre compagnie che si contendevano questo singolare mercato, vantando ciascuna il proprio metodo di lavoro e il suo fido robot, agile nel muoversi anche nella cloaca più infida. Ma l’habitat ideale della fibra non è solo il sistema fognario: nel 2003, riporta ancora LightReading , si parlava di far passare la connettività attraverso le condutture del gas di Long Beach. Cosa poi accaduta altrove . Il tutto, mentre i martelli pneumatici continuano a squassare molte altre città in tutto il Vecchio Continente.

Gaia Bottà

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Pubblicato il 6 mar 2007
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