Una interessante indagine di Altroconsumo ha analizzato l’andamento dei prezzi al consumo negli ultimi 20 anni, ossia dall’introduzione dell’Euro ad oggi. Iniziò tutto da quel famigerato 1936,27, ossia il valore di cambio che equiparava 1 euro a circa 2000 lire. A partire da quel calcolo iniziò una serie di congetture sulla speculazione in atto, le cui risultanze effettive sono oggi visibili nei dati emergenti dal senno del poi.
I prezzi, dall’Euro in poi
Secondo quanto indicato, i prezzi sono saliti in 20 anni del 33,4% pur se a ritmo fortemente sincopato: “Una crescita che è stata decisamente meno marcata negli ultimi anni, considerando che tra il 2019 e il 2020 abbiamo assistito a una contrazione dei prezzi dello 0,1% e se consideriamo il biennio 2019-2021 la crescita di attesta allo 0,27%“. L’inflazione attuale è difficilmente misurabile, poiché sicuramente superiore a quel 2% obiettivo che inseguiamo da anni, ma che al tempo stesso si auspica né strutturale, né durevole.
Quel che è particolarmente interessante è come questa mutazione dei prezzi abbia differentemente pesato su diverse categorie merceologiche o di prodotto. Altroconsumo riassume così i dati raccolti nella categoria dei “Prodotti durevoli di largo consumo“:
Si notano alcune tendenze opposte: da una parte c’è il crollo del prezzo dei notebook, ad esempio, oggi molto più potenti e molto più diffusi rispetto a 20 anni or sono, ma per contro è chiarissimo l’aumento dei televisori (oggi smart tv) o dei cellulari (oggi smartphone). Diminuiscono macchine da caffè, lavastoviglie, microonde, aspirapolveri, mentre aumentano fotocamere e frigoriferi. Le differenze sono marcate, segnale di differenti curve di crescita e del diverso impatto del mutevole contesto sulle differenti espressioni dell’innovazione tecnologica.
Altro elemento di spicco è l’aumento del 360% del costo medio dell’energia, con consumi che sono andati aumentando ed una sete di energia che si è moltiplicata in ogni contesto. Una società energivora è però una società in difficoltà e questo sta emergendo con grande forza negli ultimi mesi, che scontano un aumento ulteriore dei costi ancora non fotografato in quest’ultima disamina.