200 milioni di euro: a tanto ammonta il Fondo Rilancio istituito da CDP Venture Capital SGR – Fondo Nazionale Innovazione al fine di supportare startup e PMI in un momento di grave crisi generale come durante questa seconda ondata pandemica del 2020.
Le risorse sono state assegnate, con decreto attuativo dell’art. 38 comma 3 del Decreto Legislativo Rilancio del 1° ottobre, dal Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. CDP Venture Capital Sgr – Fondo Nazionale Innovazione ha istituito un fondo dedicato alla gestione di queste risorse, denominato Fondo Rilancio. Uno strumento che contribuirà a supportare e rafforzare il raccordo tra gli operatori dell’ecosistema del Venture Capital italiano.
Fondo Rilancio, per PMI e startup
Caratteristica peculiare del fondo sarà la fitta collaborazione con gli investitori qualificati, i quali fungeranno in qualche modo da “talent scout” per stabilire su quali realtà puntare e su quali idee scommettere. Questi investitori avranno la possibilità di segnalare quelle realtà su cui intendono investire o quelle su cui hanno già investito nei sei mesi antecedenti l’entrata in vigore del decreto attuativo: sulla base di queste indicazioni verranno stabilite successivamente le migliori strategie di investimento e sostegno.
Così Enrico Resmini, Amministratore delegato e Direttore Generale di CDP Venture Capital Sgr – Fondo Nazionale Innovazione:
Queste nuove risorse testimoniano la fiducia che il Ministero dello Sviluppo economico ripone in tutti gli operatori che ogni giorno lavorano in modo sinergico con l’obiettivo di rendere il Venture Capital un ecosistema di crescita e di sviluppo della cultura imprenditoriale del nostro Paese. Il rilancio dell’innovazione in Italia deve poter contare su una solida rete di investitori qualificati e regolamentati, in grado di accompagnare le start-up e PMI innovative nel loro percorso di sviluppo.
Lo strumento utilizzato per questo tipo di sostegno si basa sulla logica del “convertendo”, ossia trattasi di prestiti che, a titolo di garanzia, consentono di offrire parte della propria stessa quota azionaria. Possono accedervi “startup e PMI innovative che stiano effettuando round di investimento o che l’abbiano già effettuato, attraverso la mediazione degli investitori qualificati o regolamentati“.