Roma – Le previsioni per il 2006 sono piuttosto cupe, nella sfera di cristallo di McAfee : secondo il noto produttore di antivirus, il prossimo anno il numero di virus e malware per cellulari triplicherà.
L’azienda ha infatti reso noto che “l’anno che verrà” segnerà un picco nel trend di sviluppo e diffusione di software malevoli: sono passati quasi due anni dalla comparsa del primo virus che colpì i telefonini dotati di sistema operativo Symbian Serie60. Da Cabir in poi, il numero di malware ha raggiunto quota 102 e, stando a quanto riferito dagli Avert Labs di MaAfee l’attuale rischio di vulnerabilità è enorme, in quanto pochi sarebbero gli utenti dotati di software antivirus, fondamentalmente perché riterrebbero bassa la probabilità di contrarne qualcuno.
Ma McAfee ritiene che gli autori dei virus per cellulari siano in condizioni di realizzare malware pericolosi almeno quanto quelli che colpiscono computer con sistemi come Windows. Anche la finlandese F-secure ritiene che malware e virus per cellulari potrebbero un giorno raggiungere per numero quelli in grado di infettare pc e sistemi Windows-based (oltre 150 mila).
Stando ai dati comunicati dalla società scandinava, l’Italia, che è uno dei paesi più “cellularizzati” del mondo per densità di popolazione, è uno degli Stati a più alto rischio di diffusione di virus perché sovente gli utenti non comprendono di esserne portatori più o meno “sani”. Per questo motivo, dicono gli esperti, la prevenzione e la difesa devono essere attuate da ambo le parti (utente e provider), con l’installazione di antivirus e software di protezione da parte degli utenti, e con l’implementazione di efficaci strumenti di difesa e protezione, da parte dei provider.
Dario Bonacina