Taipei – Mentre la sua CPU francobollo, Isahia , si appresta a debuttare sul mercato, VIA ha lasciato trapelare qualche dettaglio in più sul futuro del proprio processore a bassissimo consumo. Come riporta DigiTimes , entro la fine del 2009 Isahia migrerà verso un processo produttivo a 45 nanometri e, nel corso dello stesso anno, adotterà un’architettura dual-core.
Se per il momento non si conoscono altri dettagli tecnici sulla futura incarnazione di Isahia, sono state invece confermate le specifiche del chip che arriverà sul mercato nei prossimi mesi: esso avrà una frequenza di clock di 2 GHz, un FSB con clock compreso tra 800 e 1333 MHz, due cache L1 da 64 KB e una cache L2 da 1 MB. Il suo thermal design power (TDP), ancora non rivelato ufficialmente, dovrebbe essere di circa 25 watt. La CPU sarà prodotta da Fujitsu con un processo a 65 nm, ed utilizzerà lo stesso socket degli attuali processori C7.
Nella roadmap di Isahia figurano anche modelli con TDP compreso tra 1 e 10 watt e clock di 1 GHz o inferiore.
L’azienda prevede che il mercato riserverà ad Isahia un’accoglienza piuttosto calorosa: secondo le stime, per la fine dell’anno VIA dovrebbe aver venduto un numero di CPU doppio o persino triplo rispetto a quello del 2007.
Centaur Technology , la sussidiaria di VIA che ha sviluppato Isahia, afferma che il suo nuovo processore fornisce un livello di performance dalle due alle quattro volte maggiore rispetto a quelle del C7: ciò, secondo l’azienda, dovrebbe posizionare Isahia molto vicino al Core 2 Solo di Intel.
Sebbene molti vedano in Isahia un possibile concorrente di Intel Atom , Centaur ha ammesso che il TDP del proprio chip è più elevato di quello di Atom. La realtà è che i due processori corteggiano ambiti di mercato che si sovrappongono solo parzialmente, e oltretutto lo fanno con approcci molto differenti: Isahia, con la propria architettura superscalare ad esecuzione out-of-order , privilegia maggiormente le performance; Atom, con la sua più semplice architettura ad esecuzione in-order , privilegia invece il risparmio energetico.
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