Roma – Nei prossimi cinque anni Linux sarà il sistema operativo a più elevata crescita nel settore degli smartphone. A pronosticarlo è la società di analisi ABI Research , secondo la quale le versioni embedded di Linux destinate alla telefonia cellulare cresceranno in media del 75% ogni anno.
Se le previsioni di ABI si riveleranno azzeccate, nel 2012 la piattaforma Linux rappresenterà il 31% del mercato dei piccoli device : in soldoni, il Pinguino salirà a bordo di oltre 330 milioni di smartphone e altri dispositivi mobili.
ABI sostiene che questa crescita è spinta, da un lato, dal sostegno a Linux di colossi come Motorola e Nokia , e dall’altro da iniziative come il Mobile & Internet Linux Project e il Linux Phone Standards Forum , che raccolgono società del calibro di Intel, Texas Instruments, ARM, Freescale e France Telecom.
La più grande minaccia alla crescita di Linux nel mobile, secondo ABI, è data dalla frammentazione: la società di analisi ritiene che, per competere con sistemi operativi come Symbian OS e Windows Mobile, l’industria debba creare una piattaforma Linux di riferimento . Oggi le piattaforme mobili basate su Linux sono svariate, e a livello di applicazioni grafiche sono quasi tutte incompatibili fra loro.