Acer e Asus preparano l’addio definitivo ai netbook: per il 2013 i due colossi taiwanesi cesseranno di produrre nuove unità, metteranno in commercio le rimanenze a prezzo di saldo (Asus) e dedicheranno le proprie energie industriali a mercati e form factor con maggiori opportunità di business.
L’anno appena avviatosi dovrebbe quindi rappresentare l’ultimo in cui sarà possibile acquistare un netbook, tipo di PC (x86) ultra-compatto un tempo glorificato per la sua alta vocazione alla portabilità ma al contempo chiacchierato per le sue scarse performance e il layout della tastiera non certo ideale per digitare sul lungo periodo.
L’annuncio di cessazione attività di Acer e Asus arriva buon ultimo dopo quelli di Samsung , Dell e degli altri produttori di mini-macchine informatiche che in questi anni sono saliti sul carro dei netbook con la speranza di venderne a milioni. Fanno eccezione i Chromebook di Google , dispositivi web-centrici che a ogni modo non sembrano godere di particolare popolarità presso il pubblico.
Chi ha ucciso il netbook? L’uso più comune di questo genere di macchine – un secondo schermo di computing e web browsing da utilizzare accanto al PC principale – è stato in questi anni completamente eroso da nuovi classi di dispositivi mobile come i tablet , e non a caso tutte le società precedentemente impegnate a sfornare netbook sono ora attive nel nuovo mercato con convertibili, gadget, sistemi operativi touch e chi più ne ha più ne metta.
Alfonso Maruccia