I due principali produttori giapponesi di elettronica di consumo, Panasonic e Sony, saranno partner del broadcaster NHK (e di altre aziende) nello sviluppo di nuove tecnologie per i televisori 8K.
Con questa mossa, anticipata dal quotidiano giapponese Nikkei , i due colossi nipponici sperano di recuperare le fette di mercato erose negli ultimi anni dai concorrenti sud-coreani , Samsung in testa. Nella classifica dei dieci maggiori produttori di schermi tv, infatti, per il Giappone figurano solo Sony e Sharp. L’occasione è di quelle da non lasciarsi sfuggire. Dell’impresa farà parte anche Socionext, una joint venture formata da Fujitsu e dalla stessa Panasonic per produrre i chip necessari.
Mentre l’Europa e l’Italia sembrano non avere alcuna fretta di portare nelle abitazioni la televisione Ultra HD, sia pure nel formato minore 4K, ora che i Giochi Olimpici di Rio si sono chiusi i giapponesi sono già con la testa al 2020, quando sarà Tokyo a ospitare la fiaccola olimpica. Saranno le prime Olimpiadi trasmesse nel formato video 8K (o Super Hi-Vision come preferiscono chiamarla in Giappone). Per quella data tutto sarà pronto, perché le trasmissioni dovranno iniziare già nel 2018. Se la tecnologia di trasmissione è già stata testata, sia nella modalità terrestre sia via satellite, il periodo di tempo che va da due a quattro anni dovrà servire a immettere sul mercato un significativo numero di apparecchi riceventi in grado di visualizzare le immagini a una risoluzione quattro volte superiore alla 4K.
Sebbene Sony e Panasonic siano concorrenti sul mercato, la loro decisione di unire le forze per arrivare preparati al traguardo del 2018 (o al massimo del 2020) e battere la concorrenza prevede una differenziazione dei prodotti in modo da realizzare un’ offerta quanto più possibile complementare .
Le ricerche e le soluzioni che deriveranno da questa unione saranno applicate non soltanto agli schermi tv ma a una serie di prodotti, a cominciare dalle videocamere. Insomma, come è già accaduto in passato, ad esempio con l’HD, l’introduzione di un nuovo formato video porterà con sé il rinnovamento di tutta la catena di riproduzione e di produzione delle immagini. Sony produce già la videocamera F65 Cine Alta high-end professional, in grado di filmare in 8K e molto apprezzata da alcuni registi.
Le Olimpiadi di Rio, da poco concluse, sono state un interessante banco di prova per la trasmissione di immagini in 8K. L’emittente giapponese NHK ha mandato in onda circa 100 ore di programmi relativi alle gare, destinati a visioni pubbliche e continua a effettuare dimostrazioni in occasione di manifestazioni come la IBC di Amsterdam e il Mipcom di Cannes.
Pierluigi Sandonnini