La scorsa estate, abbiamo riportato su queste pagine la notizia relativa al 3 luglio definito il giorno più caldo di sempre dai rilevamenti dello U.S. National Centers for Environmental Prediction. Oggi, torniamo sull’argomento per segnalare un altro record negativo: è quello certificato dalla NASA, che ha definito il 2023 come l’anno più caldo della storia.
Altro record negativo: 2023, l’anno più caldo
L’agenzia aerospaziale statunitense ha basato la propria affermazione sullo storico dei rilevamenti iniziati nel 1880. Nel dettaglio, la temperatura media registrata sul pianeta nel corso degli ultimi dodici mesi è risultata pari a 1,2 gradi Celsius (circa 2,5 in più rispetto a 140 anni fa). L’elaborazione arriva dai ricercatori del Goddard Institute for Space Studies di New York.
La responsabilità del trend è attribuita principalmente alle emissioni causate dall’utilizzo dei combustibili fossili, ma questa non è una sorpresa. A gravare ulteriormente sul futuro di tutti noi sono le previsioni per il 2024 formulate dallo U.S. National Oceanic and Atmospheric Administration: ci sono buone probabilità (circa una su tre) che il record possa essere nuovamente infranto.
Lo studio ha preso in considerazione anche i fenomeni naturali che, nel corso degli ultimi anni, hanno contribuito ad abbassare la temperatura del pianeta. Uno su tutti, citato nel nuovo report della NASA, è quello relativo all’eruzione del vulcano sottomarino Hunga Tonga avvenuta nel gennaio 2022 e che avrebbe portato a una diminuzione quantificata in 0,1 gradi Celsius nell’emisfero meridionale. La ragione è da ricercare nel rilascio di vapore acqueo e di altre particelle (aerosol) nella stratosfera, in particolare alla loro azione, che ha respinto una parte dei raggi solari provenienti dallo spazio e impedito loro di colpire la superfice terrestre.
Rimanendo oltreoceano, di recente l’amministrazione Biden ha dato il via libera alla costituzione dello U.S. Greenhouse Gas Center. Si occuperà proprio di fornire ai legislatori informazioni sulle quale basare le decisioni inerenti alle iniziative di contrasto al cambiamento climatico.