Milano – L’83 per cento degli italiani che usano un personal computer e il 43 per cento della popolazione, vale a dire 21 milioni di persone , accede ad Internet. Ad affermarlo sono i dati dell’ISPO, l’istituto di rilevazione di Renato Mannheimer, che insieme ad altri integrano il Rapporto 2004 dell’Osservatorio AIE sull’editoria digitale.
L’ Associazione Italiana Editori ha presentato ieri a Milano il rapporto spiegando che l’85 per cento degli utenti italiani negli ultimi sei mesi ha aperto almeno una volta un sito “a contenuto informativo”.
A dispetto delle tante chiacchiere che in rete si sono da anni fatte sulla questione e dell’impressione di tanti, secondo ISPO ben il 49 per cento degli utenti italiani, dinanzi a servizi di qualità e veloci, sarebbe disponibile a pagare per accedere a quei contenuti.
In ogni caso, la rete viene usata nel 30 per cento dei casi per raccogliere informazioni, nel 23 per cento per materiali di supporto allo studio e, nella stessa percentuale, per scaricare musica . Il 17 per cento lo usa anche per leggere articoli.
Secondo ISPO, inoltre, il 30 per cento degli italiani considera Internet risorsa primaria per le informazioni turistiche e il 29 per reperire materiali per lo studio universitario.
Uno dei dati di maggiore interesse riguarda poi la crescente integrazione di Internet nella didattica anche se ancora viene usata dagli insegnanti soprattutto nella fase di preparazione delle lezioni. Molti docenti, se fossero oneri detraibili, pagherebbero di tasca propria l’accesso a risorse di settore di qualità.
Questo aspetto del Rapporto, integrato dai dati dell’Istituto IARD, afferma che all’inizio del 2003, l’84 per cento dei docenti italiani sapeva utilizzare il PC e il 73 per cento conosceva internet. Questi dati cambiano poco perché non sarebbero ancora molti gli insegnanti che puntano all’apprendimento e all’uso delle nuove tecnologie. Pochi, ancora, usano Internet e PC nella presentazione delle lezioni (circa uno su cinque). Ad ogni modo il 36 per cento dei docenti incita i propri alunni a usare Internet per cercare informazioni e un 17 per cento di loro richiede che relazioni ed esercizi siano consegnati sotto forma di file digitale.