24enne milanese, pirata da sempre

24enne milanese, pirata da sempre

A sette anni aveva già iniziato a duplicare CD e nel tempo, tra DVD e videogiochi, ha fatto della duplicazione il suo mestiere. Ma nei giorni scorsi un blitz della polizia milanese ha posto fine al suo... lavoro da 4mila euro/mese
A sette anni aveva già iniziato a duplicare CD e nel tempo, tra DVD e videogiochi, ha fatto della duplicazione il suo mestiere. Ma nei giorni scorsi un blitz della polizia milanese ha posto fine al suo... lavoro da 4mila euro/mese


Milano – Sperava di farla franca un 24enne di Milano nella cui abitazione è stato individuato nei giorni scorsi un piccolo laboratorio per la riproduzione illegale di CD, DVD e altri materiali. L’uomo ha candidamente ammesso dinanzi agli investigatori del commissariato di Porta Genova che la sua attività di duplicazione l’ha iniziata quando aveva sette anni. Prima era un gioco e, poi, è divenuta un lavoro.

Il giovane, denunciato assieme ad una ragazza di 21 anni che gli dava una mano, si è visto arrivare a casa la polizia che indagava sullo spaccio di copie pirata di film appena usciti nelle sale e persino di pellicole che ancora dovevano essere distribuite in Italia. La vendita illegale veniva realizzata attraverso un negozio di via Lorenteggio che ora rischia la chiusura per revoca della licenza.

Sono 12.500 i CD e i DVD contraffatti, cioè illegalmente riprodotti, rinvenuti dagli investigatori. 8 i computer dotati di masterizzatori e 14 le console videoludiche (Xbox e Playstation 2) modificate per poter leggere i giochi copiati senza autorizzazione. Il materiale si trovava in buona parte nel negozio sebbene molti titoli siano stati individuati nell’abitazione del giovane, noto solo come “Ivan”.

A quanto pare, in alcuni casi Ivan ha duplicato film appena usciti semplicemente riprendendo la pellicola durante la proiezione in sala con una telecamera, un espediente notissimo con cui peraltro vengono realizzate da sempre molte delle copie pirata in vendita nei mercatini abusivi di mezza Italia.

Secondo gli investigatori, l’uomo guadagnava per la sua attività almeno 4mila euro al mese vendendo molto materiale anche attraverso gli ambulanti di via Papiniano e della Fiera di Senigallia.

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Pubblicato il
10 feb 2003
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