L’International Astronomical Union annuncia oggi la scoperta di un oggetto interstellare. Battezzato 2I/Borisov, è il secondo di questo tipo mai osservato dopo l’1I/’Oumuamua individuato nel 2017. È stato avvistato nella giornata del 30 agosto dall’astronomo amatoriale Gennady Borisov con l’ausilio di un telescopio di propria costruzione, presso l’osservatorio MARGO in Crimea.
L’oggetto interstellare 2I/Borisov
Proviene dall’esterno del sistema solare, come stimato dalle valutazioni effettuate sulla sua orbita con traiettoria iperbolica. È caratterizzato da un aspetto simile a quello di una cometa, con una breve coda a seguire il corpo principale il cui diametro è ritenuto pari a circa 1 Km. Nella giornata del 7 dicembre transiterà vicino al Sole (raggiungerà la sua distanza minima dalla stella), dopodiché è presumibile abbandonerà nuovamente il nostro sistema.
Secondo la comunità scientifica, la comparsa di 2I/Borisov a breve distanza da quella di 1I/’Oumuamua solleva alcuni quesiti, alcuni nodi da sciogliere. Perché prima del 2017 non se ne erano mai osservati? Con quale frequenza corpi celesti di questo tipo si palesano all’interno del nostro sistema solare? Quale può essere la loro influenza sugli altri pianeti e satelliti?
Domande alle quali sarà forse possibile rispondere attraverso studi e osservazioni dettagliate: dalla scoperta di fine agosto sono stati puntati sull’oggetto interstellare gli occhi di tutti gli astronomi a livello globale, anche quello del Gran Telescopio Canarias situato nelle Canarie, il secondo più grande al mondo per apertura.