New York (USA) – Per poterlo incastrare la Commissione federale sul commercio americana ha chiesto e ottenuto dal Congresso che venisse varata una legge apposita contro un certo tipo di cybersquatting , la tecnica basata sull’appropriazione di domini internet a fini speculativi. E ora John Zuccarini, anche noto come l’artista del cybersquatting , è stato condannato.
Un tribunale newyorkese ha infatti inflitto a Zuccarini due anni e mezzo di carcere per aver registrato domini internet che si rifacevano a nomi di aziende o di personaggi dell’immaginario minorile, come Disney e via dicendo, per promuovere siti e pubblicità pornografiche.
Zuccarini, che nei mesi scorsi aveva ammesso tutto , ha raccontato di aver registrato domini del tutto simili a quei nomi celebri, modificando solo alcuni caratteri del nome stesso e utilizzando poi questa tecnica, nota anche come typosquatting , per attirare più visitatori alle proprie pagine pornografiche. Visitatori che, però, spesso e volentieri erano minori in cerca di siti web di proprio interesse.
Sebbene sia difficile stabilire quanto denaro Zuccarini sia riuscito in alcuni anni di attività a racimolare con questi raggiri informatici , le multe che a vario titolo pendono sul suo capo sono nell’ordine dei tre milioni di dollari, sanzioni che l’uomo dovrà comunque pagare nonostante la condanna al carcere. Secondo la Commissione americana, comunque, per ogni anno di attività Zuccarini avrebbe ottenuto almeno un milione di dollari di entrate.