“I settori creativo-culturali rappresentano un ponte tra l’arte, il business e la tecnologia”. E l’Europa è pronta a finanziarli con un nuovo importante fondo a sostegno delle piccole e medie imprese italiane. A partire da oggi, infatti, l’Italia vedrà per la prima volta la possibilità di accedere a nuovi fondi tramite la Cultural and Creative Sectors (CCS) Guarantee Facility gestita dal Fondo Europeo per gli Investimenti. In ballo ci sono 300 milioni di euro a cui potranno accedere circa 3500 piccole e medie imprese italiane.
300 milioni di euro per cultura e creatività
Le parole sono quelle di Mariya Gabriel, Commissario per Economia e Società Digitali, e Tibor Navracsics, Commissario per Istruzione, Cultura, Giovani e Sport:
I settori creativo-culturali rappresentano un ponte tra l’arte, il business e la tecnologia. Essi fungono da catalizzatore per l’innovazione e favoriscono l’assunzione di rischi d’impresa, che sono fondamentali per creare resilienza. Aiutare questi operatori economici a crescere e a stimolarne la creatività è tra i principali punti d’attenzione della Commissione Europea. Questo accordo di garanzia aiuta a colmare il financing gap che penalizza questi settori ed avrà importanti benefici sociali ed economici.
La presentazione offerta dalla Cassa Deposito Prestiti sottolinea come l’accesso al credito sia particolarmente complesso proprio per tutti coloro i quali operano nei settori relativi a cultura e creatività e tutto ciò per un motivo essenziale: la natura immateriale degli asset rende complesso il reperimento delle necessarie garanzie, a maggior ragione se si opera all’interno di un mercato dalle dimensioni ridotte. A tal fine la CDP ha posto in essere una “piattaforma di risk-sharing” attraverso la quale ha così saputo attrarre nuovi fondi europei altrimenti non accessibili.
L’accesso al credito è possibile attraverso il Fondo PMI, al quale dovranno rivolgersi la banca o il Confidi a cui il richiedente andrà a rivolgersi. La CDP consiglia alle aziende interessate di rivolgersi al sito Fondidigaranzia.it.
Occorre sottolineare, come giustamente accennato da Mariya Gabriel, come tali fondi possano essere anche un importante impulso all’innovazione: stimolare piccole aziende che operano in mercati tanti particolari significa proiettarle su orizzonti internazionali e competitivi ove l’innovazione fa la differenza. Complessivamente il programma “Europa Creativa” contempla un fondo da 1,46 miliardi di euro e tra i propri obiettivi include espressamente la necessità di aiutare i settori culturali e creativi “nella fase di adattamento all’era digitale e alla globalizzazione”. Nel mirino vi sono la produzione cinematografica e gli eventi musicali, ma anche la creazione di piattaforme di diffusione che oggigiorno non possono che trovare la propria dimensione naturale online.
La trasformazione digitale, insomma, è vista come una sfida che implica oneri e coraggio: l’UE intende aiutare le imprese che non mancano di coraggio e che hanno invece bisogno di finanziamenti. Grazie all’intervento della CDP ora tale opportunità si apre anche al mercato italiano, con possibili ripercussioni positive sotto molti punti di vista.