Ammonta a 31.100 euro la multa comminata a Wind dall’ Antitrust per pubblicità ingannevole. L’Authority questa volta ha rivolto la propria attenzione alla pubblicizzazione dell’offerta Wind Senza Scatto New , effettuata dall’operatore nelle pagine del proprio sito web.
Il Garante della Concorrenza e del Mercato era stato allertato dall’associazione CODICI , che aveva inoltrato segnalazione della presunta ingannevolezza del messaggio diffuso da Wind in merito alla promozione del piano tariffario: le informazioni reclamizzate inducevano il consumatore a credere che l’eliminazione dei “costi di ricarica” derivasse da un’iniziativa spontanea dell’operatore, quando in realtà era dovuta all’entrata in vigore del decreto Bersani , conseguenza della petizione promossa da Andrea D’Ambra .
“Inoltre, l’offerta reclamizzata – spiega Carmine Laurenzano, Responsabile dell’ufficio legale CODICI – era finalizzata ad incentivare l’effettuazione da parte dei consumatori di un “cambio piano” verso il profilo tariffario Wind Senza scatto New : il quale, tuttavia, non costituiva il risultato di una scelta conseguente alla particolare convenienza delle condizioni prospettate, consistendo piuttosto in un passaggio d’ufficio al nuovo profilo applicato ai clienti che fruiscono di piani tariffari più convenienti contestualmente eliminati”.
Per questo motivo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deliberato che tali messaggi pubblicitari costituissero una “fattispecie di pubblicità ingannevole”. La violazione di Wind ha dunque comportato la condanna al pagamento di una sanzione amministrativa di 31.100 euro.
Una multa che, pur non essendo un provvedimento esemplare, riscuote comunque l’apprezzamento del CODICI: “Esprimo grande soddisfazione per il provvedimento assunto dalla Autorità Garante – ha dichiara il segretario nazionale Ivano Giacomelli – Una giusta misura volta alla tutela e alla difesa del cittadino consumatore”.
Dario Bonacina