Manca l’oro, ma il podio non è scappato: gli italiani hanno portato via un argento e un bronzo alle Olimpiadi Internazionali di Informatica, alle quali la nostra rappresentanza ha partecipato con il supporto di AICA (Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico) e Ministero dell’Istruzione. L’evento si è concluso il 19 settembre e l’esito è stato ora comunicato premiando il nostro team composto da Alessandro Bortolin dell’IT Kennedy di Pordenone (già contestant delle IOI 2019), Filippo Casarin del LS Da Vinci di Treviso, Davide Bartoli dell’IIS Alberghetti di Imola e Valerio Stancanelli del LS Galilei di Catania.
32esime Olimpiadi Internazionali di Informatica
Lo spirito decoubertiano compie un salto di paradigma passando dalla cura del fisico a quella della mente, sublimando lo sforzo su strada verso quello sugli algoritmi, ma il valore è il medesimo: dimostrare di aver messo tutte le proprie risorse per risolvere un problema meglio di altri, meglio di tutti. Era questa la 32esima edizione dell’evento, svolto secondo le specifiche indicazioni anti-Covid che hanno previsto una riunione fisica del team, ma una competizione in remoto tra le varie squadre.
La squadra partecipante è stata selezionata tramite test online lo scorso mese di luglio. Davide Bartoli (argento) e Alessandro Bortolin (oro) portano a casa la soddisfazione di un premio che ha certificato la loro qualità nella risoluzione dei problemi, ma a vincere è un intero movimento che grazie a questa competizione ludica ha esposto migliaia di studenti ad una sana competizione per la crescita collettiva di un movimento.
Non c’è Olimpiade che si rispetti senza adeguata celebrazione finale, così come lo stesso De Coubertin aveva previsto fin dal 1896. E allora anche le Olimpiadi Internazionali di Informatica hanno voluto garantire il cerimoniale: