I motori di ricerca basati sull’intelligenza artificiale sono in grado di comprendere il contesto delle query di ricerca in modo più approfondito rispetto ai motori tradizionali, come Google o Microsfot Edge. Questo perché l’AI è addestrata per analizzare il significato delle parole e delle frasi, anziché cercare semplicemente corrispondenze testuali.
In questo modo, i motori di ricerca AI possono fornire risultati più pertinenti e mirati, anche quando le query sono ambigue o incomplete. Per inciso, le query sono le domande o le richieste che l’utente inserisce in un motore di ricerca per trovare informazioni online. Più precisamente, una query è una stringa di parole chiave o una frase che rappresenta ciò che l’utente sta cercando. Ad esempio: “Ristoranti vicino a me” “Previsioni meteo Roma” ecc.
L’intelligenza artificiale, infatti, può colmare le lacune logiche e immaginare (per così dire) quale sia il reale intento dell’utente. Inoltre, man mano che l’AI comprende le preferenze e gli interessi ricorrenti di un utente, è in grado di personalizzare ulteriormente i risultati di ricerca.
Quindi, la capacità dell’intelligenza artificiale di contestualizzare, inferire e personalizzare rende la ricerca online più veloce, facile e soddisfacente rispetto alle modalità tradizionali. La ricerca basata sull’AI sarà il prossimo grande passo nel modo in cui cerchiamo le cose online.
Perché si dovrebbe usare la ricerca AI?
I motori di ricerca tradizionali come Google funzionano abbinando parole chiave inserite dagli utenti con contenuti web che presentano quelle stesse parole. Questo approccio basato su corrispondenze testuali letterali può portare a risultati imprecisi o non pertinenti, specialmente per query ambigue o complesse.
Al contrario, i motori di ricerca basati sull’intelligenza artificiale sono progettati per comprendere il significato e il contesto delle richieste di ricerca. L’AI è addestrata per analizzare il linguaggio umano in modo più simile a come farebbe una persona. Ciò le consente di interpretare l’intento dell’utente anche quando la query non è perfettamente formulata.
Inoltre, poiché l’AI impara dalle interazioni precedenti, può offrire risultati personalizzati che riflettono gli interessi unici di ogni utente. Ecco perché la ricerca basata sull’AI rappresenta un cambiamento di paradigma che la rende più vicina al modo umano di ricercare informazioni e di attribuire loro un significato.
Come funziona Google?
Google utilizza programmi automatizzati chiamati crawler per esplorare e indicizzare i contenuti delle pagine web su Internet. I crawler raccolgono e analizzano le informazioni di miliardi di pagine web. Google elabora quindi i dati raccolti dai crawler per creare un vasto indice di tutti i contenuti disponibili online.
Questo indice funziona come una mappa che cataloga il contenuto di ciascuna pagina web. Quando un utente effettua una ricerca su Google, inserendo parole chiave o frasi, il motore confronta tali termini con il proprio indice per trovare le pagine più rilevanti da mostrare come risultati. I risultati più rilevanti sono i primi 10 link che compaiono.
Potrà anche sembrare una semplificazione eccessiva, ma in pratica è così che abbiamo cercato sul web da quando i primi computer sono stati messi online. Si inseriscono parole e frasi chiave letterali (per lo più semplici) in Google, che poi mostra le pagine che hanno quelle esatte parole e frasi chiave.
I vantaggi dei motori di ricerca AI
I motori di ricerca tradizionali come Google funzionano bene per ricerche semplici, ma hanno dei limiti quando si tratta di query più complesse e contestuali. In questi casi, fare affidamento solo sulla corrispondenza di parole chiave può portare a risultati poco rilevanti. L’utente si ritrova quindi a dover consultare molteplici fonti per ottenere una risposta soddisfacente.
È qui che entra in gioco l’intelligenza artificiale. Le AI generative possono cogliere sfumature e contesto che vanno oltre il significato letterale delle parole. Inoltre, possono navigare velocemente in rete proprio come farebbe una persona, per poi sintetizzare le informazioni in risposte concise e di facile comprensione. Combinando queste capacità, i motori di ricerca basati sull’AI consentono di ottenere risultati mirati anche per query complesse e altamente dipendenti dal contesto.
Piccola avvertenza: Come tutti i modelli linguistici di grandi dimensioni, anche i motori di ricerca AI sono inclini ad avere allucinazioni e a inventare informazioni con assoluta sicurezza. Non è consigliabile pertanto, utilizzare questi bot per consulenze mediche, finanziarie o legali.
La privacy è un altro aspetto da considerare. Questi bot potrebbero utilizzare le informazioni degli utenti per l’addestramento. È bene assicurarsi di non condividere mai informazioni personali sensibili come i dati bancari o le password.
Come funziona un motore di ricerca AI: un esempio pratico
Si supponga di voler pianificare una vacanza in Europa per una famiglia con bambini, con un budget limitato. Un motore di ricerca tradizionale restituirebbe solo risultati generici su viaggi in Europa. Un motore di ricerca AI come Perplexity invece comprende il contesto e le preferenze specifiche.
Ad esempio, data la query iniziale, può suggerire opzioni di viaggio in Toscana adatte a famiglie. Se si seleziona la Toscana, il motore può affinare i risultati per luoghi adatti a coppie con bambini. Inoltre, ricorda le preferenze indicate in precedenza – viaggio economico, presenza di bambini – e le applica automaticamente alle query successive.
Quindi, alla richiesta di opzioni low cost, l’AI risponde con suggerimenti pertinenti senza bisogno di ripetere i dettagli ogni volta. Se la Toscana non soddisfa, l’utente può chiedere all’AI di suggerire alternative in Spagna. A questo punto, tenendo presente sia le preferenze che il nuovo focus su località di mare, il motore può proporre destinazioni spagnole adatte.
I migliori motori di ricerca AI
Ecco i migliori motori di ricerca AI che si possono provare subito.
Perplexity AI
Perplexity è attualmente il più popolare motore di ricerca AI. Si basa sulla tecnologia di ChatGPT e utilizza fonti provenienti da Internet per fornire risposte contestualizzate alle query dell’utente. Proprio come ChatGPT, Perplexity è in grado di conversare in linguaggio naturale comprendendo il contesto e adattandosi man mano alle preferenze dell’utente.
I risultati sono spesso più accurati e approfonditi rispetto ai motori di ricerca tradizionali. Tuttavia, occasionalmente, può citare fonti inesistenti o non riuscire a fornire una citazione a supporto di un’affermazione. La versione gratuita pone un limite massimo di utilizzo, con un rinnovo della quota ogni 4 ore. Esiste anche una versione a pagamento senza limiti.
Exa
Exa è un motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale che cerca di comprendere l’intento dell’utente e fornire risultati pertinenti. Il suo approccio si focalizza sui “link embeddings“, ovvero sul modo in cui le persone descrivono e contestualizzano i link quando li condividono online. Ad esempio, un link condiviso con la didascalia “Questi sono i migliori luoghi di vacanza in Europa“.
Exa analizza il testo della query per prevedere quali link sarebbero condivisi con quella descrizione, e li propone come risultati. In questo modo i risultati derivano dal suggerimento più che dalle parole chiave. L’utente può migliorare le query abilitando “Migliora il mio prompt“, così che Exa generi automaticamente una descrizione efficace. Inoltre, Exa permette di filtrare i risultati per tipo di contenuto in modo più versatile rispetto ai motori tradizionali.
You AI
You AI è un motore di ricerca AI con funzionalità simili a Perplexity. Tuttavia, a differenza di Perplexity che utilizza solo ChatGPT, You AI permette di scegliere tra diversi modelli di linguaggio come Gemini, Llama, Claude e altri.
Oltre alle stesse capacità di comprensione del linguaggio naturale e contestualizzazione delle query, You AI si distingue per l’interfaccia utente curata e le risposte ben formattate. Sono supportati il caricamento di file e i comandi vocali. Come Perplexity, cita le fonti da cui derivano le informazioni fornite. Inoltre suggerisce in modo proattivo possibili domande successive rilevanti per l’utente tramite la sezione “Potresti voler chiedere“.
Andi AI
Uno degli aspetti più interessanti di Andi Search, è che può portare alla luce contenuti di nicchia e sottovalutati, evitando di riproporre sempre gli stessi siti di alto profilo. Inoltre, grazie alle funzionalità di sintesi basate sull’intelligenza artificiale, l’utente può farsi riassumere rapidamente le pagine web trovate senza doverle leggere per intero.
Andi non ambisce ad avere un ampio ventaglio di funzionalità, ma si concentra nel fornire ricerche di qualità, contrastando la disinformazione e i contenuti fuorvianti generati dai chatbot. Il motore rispetta anche la privacy dell’utente, non memorizzando né tracciando i suoi dati.
Attualmente Andi è ancora in fase di sviluppo attivo e ciò può rendere le ricerche leggermente più lente. Tuttavia l’approccio mirato e la cura per la qualità dei risultati lo rendono una valida alternativa per chi cerca contenuti autorevoli e meno blasonati.