Per l’esattezza 432.500 dollari. È la cifra versata da un non meglio precisato collezionista per far proprio il dipinto Portrait of Edmond Belamy, visibile nelle immagini allegate a questo articolo. La vendita è stata perfezionata nel corso dell’asta Prints and Multiples organizzata da Christie’s e andata in scena a New York, superando di gran lunga i 7.000-10.000 dollari ipotizzati. A rendere la notizia interessate per queste pagine il fatto che il dipinto non sia stato realizzato dalle mani di un pittore, bensì da un’intelligenza artificiale.
Edmond de Belamy, il dipinto dell’IA
L’algoritmo che ha generato il quadro prende il nome di Generative Adversarial Networks (GANs) ed è stato messo a punto da un collettivo di Parigi chiamato Obvious Art. Per istruirlo sono stati raccolti oltre 15.000 ritratti risalenti a diversi periodi compresi tra il XIV e il XX secolo. Parte del processo di creazione è riassunta nel filmato di seguito, condiviso nei giorni scorsi su Facebook dagli autori del progetto.
https://www.facebook.com/obviousart/videos/719604591736757/
Sulla base delle informazioni acquisite, il codice ha iniziato a creare delle proprie immagini, sfruttando una funzione chiamata Generator. Un’altra parte del software, battezzata invece Discriminator, è stata concepita al fine di distinguere quali dipinti fossero opera dell’uomo e quali altri della macchina. Nel momento in cui Discriminator non è più riuscito a identificare alcuna differenza, Obvious Art ha deciso di aver raggiunto un punto di maturazione tale dell’IA da poterla impiegare per creare quadri da destinare al mercato.
Portrait of Edmond Belamy è uno degli undici ritratti generati da GANs. È stato descritto come un “gentiluomo corpulento, probabilmente francese e, a giudicare dal suo vestito nero con il collare bianco, un uomo di chiesa”. Altri sono, ad esempio, La Comtesse de Belamy visibile qui sotto o Le Duc de Belamy, tutti appartenenti a una nobile famiglia mai esistita e non ispirati ad alcun reale personaggio storico. L’intera serie è in vendita sul sito ufficiale del collettivo, con ogni opera proposta a 10.000 dollari. Considerando la cifra raggiunta nell’asta di Christie’s i prezzi potrebbero subire un ritocco verso l’alto.
Restando in tema di iniziative che legano il mondo dell’arte a quello dell’IA, ricordiamo quella lanciata di recente dall’istituto Google Arts & Culture che permette a chiunque di trovare il proprio sosia del passato semplicemente scattandosi un selfie.