Roma – La frequenza a 450 Mhz a molti ricorderà le prime applicazioni della tecnologia TACS, che l’Italia (o meglio, TIM ) sta abbandonando . E ora sembra interessare molto Ericsson e Nokia . Ma il loro sguardo non è rivolto al nostro Paese, bensì ai Paesi emergenti, in cui le reti di telefonia mobile sono ancora terra di conquista.
Le due aziende, attraverso comunicati stampa distinti, hanno infatti annunciato di voler estendere in tale direzione i confini del proprio business, desiderosi di occuparsi della costruzione di reti mobili GSM per servizi voce laddove il tasso di sviluppo è alto, mentre quello di copertura telefonica è (ancora) basso.
E l’intenzione è quella di realizzarle basandole proprio sulla frequenza a 450 Mhz. Una tecnologia che consentirebbe rilevanti “cost savings” (=risparmi), dal momento che un’infrastruttura così concepita richiede un numero di impianti più ridotto.
Ad oggi, sono già state assegnate licenze su questa banda in alcuni Paesi dell’Europa dell’est, mentre i primi prodotti compatibili dovrebbero debuttare all’inizio dell’anno prossimo. Come negli obiettivi di realizzazione delle infrastrutture, anch’essi dovranno rispondere a requisiti di economicità.
Un risultato verosimilmente accessibile, visti gli sviluppi raggiunti da produttori come Motorola , Nokia e fornitori “trasversali” come Infineon nella fabbricazione di apparecchi accessibili.
L’unica incognita saranno le tariffe praticate sui servizi telefonici erogati agli utenti conquistati.
DB