È stata soprannominata Operation Payback . Un’agguerrita offensiva lanciata dall’ormai celebre gruppo degli Anonymous , contro i siti web di alcuni tra i principali alfieri del copyright a stelle e strisce. Tra questi, la Recording Industry Association of America (RIAA) e la Motion Picture Association of America (MPAA).
Gli spazi online di RIAA e MPAA sono stati all’improvviso assaliti da migliaia e migliaia di richieste di connessione, in quello che si è rivelato un imponente attacco di tipo DDoS . Un attacco guidato in primis dagli Anonymous , che non hanno certo fatto mistero delle proprie intenzioni bellicose.
A scatenare l’ondata di cyberattacchi, le recenti dichiarazioni di Aiplex Software, società indiana che avrebbe ricevuto soldi dai vari detentori dei diritti per mettere KO i siti legati al torrentismo illecito, in specie quello di The Pirate Bay . Un’alleanza inaccettabile per gli Anonimi.
“Faremo in modo che gli utenti non riescano ad avere accesso ai siti nemici – si può leggere in un precedente comunicato del gruppo – tenendoli fuori uso per tutto il tempo possibile. Ma perché, chiederete? Gli Anonimi sono stanchi di vedere una Rete controllata dagli interessi aziendali”.
Ma soprattutto il gruppo ha sottolineato come il copyright stia strozzando i diritti della gente di diffondere liberamente informazione, di condividere contenuti. Per questo l’intera comunità di 4chan è stata mobilitata , invitata a partecipare attivamente all’attacco DDoS, che pare aver colpito anche il sito della British Phonographic Industry (BPI).
In sostanza, vari utenti – già su 4chan o provenienti dall’esterno – hanno provveduto a scaricare dal sito di sourceforge il tool Low Orbit Ion Cannon (LOIC). Ovvero uno strumento capace di inviare una richiesta di connessione ad un determinato indirizzo IP. I siti di RIAA e MPAA restano al momento irraggiungibili.
Mauro Vecchio