Viaggiare per lavoro o per vacanza, comporta una serie di abitudini ben precise: si va dal preparare la valigia, fino al cambio di valuta (quando necessario). Se in questi frangenti laptop e smartphone ci accompagnano, anch’essi necessitano di qualche attenzione.
Ritrovarsi in un posto sconosciuto infatti, comporta una serie di rischi a livello informatico. Ma quali sono e come contrastarli efficacemente? La minaccia più comune, in questo contesto, sono le reti Wi-Fi pubbliche.
Per loro natura infatti, queste risultano soggette ad intromissioni da parte di hacker e figure simili. Di fatto, utilizzare uno di questi servizi senza una VPN all’altezza della situazione, può risultare molto pericoloso per i dati conservati sul portatile o sul telefono in uso.
Nonostante gli internet point siano ormai quasi scomparsi, anche collegarsi alla rete da computer pubblici è un’azione altamente rischiosa. Nonostante per chi abbia un minimo di conoscenze informatiche siano chiari i rischi, è sempre bene ricordarli: inserire dati sensibili in macchine a cui tutti hanno libero accesso è un pericolo pazzesco.
Non solo Wi-Fi pubbliche: tutti i pericoli informatici di chi viaggia
Il terzo potenziale pericolo riguarda gli hot spot fake. Esistono software malevoli che si vanno a sostituire a reti Wi-Fi pubbliche, frapponendosi tra queste e il dispositivo in uso. Il tutto avviene molto spesso quando si memorizzano i dati di un Wi-Fi e, alcuni hacker, riescono a creare una falsa rete per trarre in inganno il laptop/smartphone.
Un altro comportamento a rischio, potrebbe essere l’affannosa ricerca per aggirare le limitazioni territoriali. Per accedere ad alcuni contenuti riservati all’Italia dall’estero, infatti, è necessario affidarsi a VPN affidabili onde evitare qualsivoglia rischio.
Un servizio come quello offerto da NordVPN, in tal senso è una garanzia: grazie ai recenti sconti poi, questa VPN appare ancora più interessante.
Infine, va tenuto conto della privacy quando si varca la soglia di una frontiera. Ai controlli, a seconda della nazione, è possibile subire dei controlli piuttosto severi. In alcuni casi potrebbe essere richiesto persino di visionare i social network e altre attività specifiche online.
In tal senso, anche se la VPN non è una soluzione definitiva, può comunque consentire di mantenere un minimo di privacy riguardo cronologia di navigazione e altre attività simili.