5 prompt di ChatGPT per migliorare il proprio sito web

5 prompt di ChatGPT per migliorare il proprio sito web

5 prompt di ChatGPT per ottimizzare il proprio sito web e trasformarlo in un potente strumento per attirare nuovi clienti.
5 prompt di ChatGPT per migliorare il proprio sito web
5 prompt di ChatGPT per ottimizzare il proprio sito web e trasformarlo in un potente strumento per attirare nuovi clienti.

Il problema di molti siti web è che sono pieni di aria fritta: parole che non dicono una mazza a nessuno, opzioni sovrabbondanti (troppi link, pulsanti o menu) e una navigazione da incubo. Risultato? I visitatori scappano a gambe levate e tocca mangiarsi le mani e pure i gomiti dalla rabbia.

Un sito web invece, dovrebbe essere il miglior venditore, l’asso nella manica che trasforma i curiosi in clienti paganti. Ma non bisogna disperare, c’è una luce in fondo al tunnel. E quella luce si chiama ChatGPT.

5 prompt ChatGPT per attrarre clienti con un sito web

ChatGPT può diventare un prezioso alleato per migliorare la presenza online. Basta copiare e incollare i prompt suggeriti, e personalizzarli in base alle proprie esigenze.

1. Risolvere UN problema specifico

Il 90% dei siti web cerca di essere tutto per tutti. E finisce per non essere niente per nessuno. Bisogna fare esattamente il contrario: puntare su un problema specifico e urgente per il proprio pubblico ideale e dimostrare di comprenderlo meglio di chiunque altro. Soluzioni mirate e concrete creano un legame più forte con gli utenti e aumentano le possibilità di conversione.

Ecco il prompt da dare in pasto a ChatGPT: “Identifica il problema più urgente del mio pubblico. La mia azienda offre [descrivere i prodotti/servizi] a [descrivere il target]. Prima, fammi un quadro chiaro: quali sono le principali frustrazioni dei miei clienti? Cosa hanno già provato senza successo? Dove si sentono bloccati? Poi, crea un copy incisivo: un titolo potente, un sottotitolo efficace e tre punti chiave che colpiscano dritto al problema e presentino la mia soluzione come l’unica risposta possibile.

2. Filtrare le persone giuste con quiz e domande ad hoc

Il traffico del sito è una metrica importante, ma non tutti i visitatori sono clienti pronti a sganciare la grana. I professionisti sanno bene che serve un filtro per individuare i potenziali clienti. Strumenti come RightMessage permettono di inserire domande strategiche o quiz per segmentare il pubblico e guidare le persone più interessate verso l’acquisto.

Ecco il prompt per ottimizzare il traffico: “Crea un quiz semplice per qualificare i visitatori come potenziali clienti. Il mio cliente ideale è [descrivere il profilo] e affronta difficoltà come [principali problemi]. Genera 5 domande a scelta multipla con due sole opzioni, che rivelino aspetti chiave sulla loro situazione, le sfide che affrontano e la loro disponibilità all’acquisto. Dopo il quiz, chiedi il mio parere e suggerisci come segmentare i risultati in gruppi basati sull’affinità e la prontezza all’acquisto, proponendo azioni mirate per ciascun segmento“.

3. Semplificare il processo

La gente non ne può più di menate e compiti a casa. Vuole soluzioni semplici, che richiedano il minimo sforzo. Se il proprio metodo di lavoro appare complicato, i visitatori si dilegueranno in un nanosecondo. Bisogna eliminare ogni ostacolo e rendere l’azione successiva così chiara e facile da essere irresistibile. Come? Tracciando un percorso diretto tra il loro problema e la soluzione, senza deviazioni inutili.

E qui, entra di nuovo in scena il chatbot di OpenAI: “Analizza la mia call-to-action e il processo di acquisizione clienti per identificare punti di frizione. Io offro [descrizione del servizio] e il mio metodo prevede [descrizione degli step]. Suggerisci almeno tre modi per semplificarlo. Poi riscrivi la call-to-action e i passaggi successivi enfatizzando la semplicità, rendendo tutto più immediato e invitante.

4. Semplificare il sito web

La homepage di Google è un esempio di minimalismo efficace: poche parole, ma mirate. La maggior parte dei siti, invece, bombarda i visitatori con muri di testo che non legge nessuno. Ogni parola deve avere avere uno scopo chiaro, ogni frase deve spingere all’azione. Ecco perché bisogna tagliare senza pietà tutto quello che non soddisfa all’istante i bisogni del visitatore o non lo convince a diventare cliente.

Il prompt da dare in pasto a ChatGPT: “Aiutami a fare pulizia nel mio copy. Ti incollo qui sotto il testo della mia [homepage/about/servizi]. Ti incollo il testo della mia [homepage/about/servizi]. Devi ridurre il contenuto eliminando tutto ciò che non aiuta a convertire i visitatori in clienti. Punta a un -20% di parole, ma senza perdere il succo del discorso e le call-to-action. La priorità è essere concisi, non prolissi. Ecco il mio testo: [incollare il testo].

5. Trasformare il sito in una conversazione autentica

Si dice che bastino 7 secondi per farsi una prima impressione di una persona che non abbiamo mai visto prima. Accade più o meno la stessa cosa con i siti web. Il linguaggio aziendale formale non lascia il segno, mentre un po’ di personalità può fare strike. Può essere qualcosa che i clienti apprezzano del proprio approccio o che li fa sentire compresi. Inserire questi “hook” nei punti strategici del sito crea appigli emotivi che fanno sentire i lettori in sintonia con il proprio modo di lavorare. Trasformano il sito da un volantino online a una chiacchierata intrigante.

Ecco il prompt di ChatGPT: “Inventa degli hook per il mio sito che restino impressi e invitino i visitatori a connettersi con me. Inizia con delle domande sul mio approccio unico, sul mio modo di comunicare e su cosa dicono i clienti di me. Poi, in base alle mie risposte, suggerisci 5 punti dove inserire un po’ di carattere (ad esempio, intro della home, “about”, descrizioni dei servizi). Per ogni punto, crea una frase sincera che rappresenti il mio tone of voice e crei un legame emotivo con i visitatori.

Trasformare il sito web in un magnete con ChatGPT e l’impegno

Ok, nessun prompt è perfetto e nessun sito diventa un magnete per clienti dall’oggi al domani. Ci vuole olio di gomito e un po’ di rodaggio. Ma con questi suggerimenti e un pizzico di pratica, si può trasformare la propria nicchia in qualcosa di profittevole.

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Pubblicato il
18 mar 2025
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