Ma gli androidi sognano pecore elettriche? Sul letto della Leggett & Platt , recentemente presentato al CES 2008 di Las Vegas, sicuramente sì. Con quello che costa, lo Starry Night , un concentrato di tecnologia da 50mila dollari, deve essere in grado di stimolare ogni genere di sogno.
Secondo l’azienda di Chartage (Missouri) le persone non usano il letto solo per dormire ma per ogni genere di attività. “Il letto è un posto adatto per leggere, guardare film, stare con i figli, ascoltare musica e anche piegare la biancheria”, afferma Mark Quinn, vice presidente di Leggett & Platt, nel comunicato ufficiale .
Come riporta Home Furnishings Business lo Starry Night è il primo letto al mondo che integra tecnologie di intrattenimento e soluzioni diagnostiche per il sonno.
L’elenco di dispositivi integrati comprende: display LCD, impianto audio-surround, video-proiettore, supporto wireless Internet, digital video recorder, sistema di controllo della temperatura, supporto Microsoft Media Center e Life-Ware , docking station per iPod.
Come se non bastasse, il materasso vanta sensori capaci di captare le vibrazioni generate dal russare ed attuatori in grado di far muovere leggermente il corpo per far fronte al problema. Ogni mattina, poi, il proprietario del letto può visualizzare su un display una completa analisi del proprio sonno e degli eventuali consigli per migliorarne la qualità.
“Vi sono automobili capaci di parcheggiarsi da sole e forni programmabili per cucinare ciò che vuoi, ma il letto è stato sempre passivo, un oggetto inanimato”, ha aggiunto Quinn. “È tempo che i nostri letti diventino i nostri consiglieri del sonno. E quando noi miglioriamo il nostro sonno, di fatto miglioriamo la qualità della nostra vita”.
Una miglioramento che può costare tra i 20 e 50 mila dollari, a seconda delle configurazioni. Già, perché volendo si può decidere di personalizzare il letto anche con un sistema di intrattenimento con una capacità di archiviazione di 1,5 Terabyte – sufficienti per 400 mila canzoni o 2 mila ore di video.
“So bene che sembrano tanti, ma mostratemi qualcuno che dorme con un uno/a che russa… – ha anche dichiarato Quinn – e vedrete che quei 20 mila dollari diventeranno di colpo una piccola cifra per risolvere il problema”.
Dario d’Elia