Il 5G esplode in Cina: +110 milioni di abbonati in un anno

Boom del 5G in Cina: 110 milioni in un anno

Il 5G corre in Cina: nell'ultimo anno 110 milioni di cittadini si sono abbonati a formule per connettersi ai network mobile di ultima generazione.
Boom del 5G in Cina: 110 milioni in un anno
Il 5G corre in Cina: nell'ultimo anno 110 milioni di cittadini si sono abbonati a formule per connettersi ai network mobile di ultima generazione.

Mentre in occidente il rollout delle reti prosegue a passo non esattamente spedito, in Cina il 5G sembra già essere di casa: CAICT (China Academy for Information and Communications Technology (CAICT) ha comunicato in via ufficiale che nell’ultimo anno 110 milioni di nuovi utenti hanno sottoscritto un piano tariffario o un abbonamento che consente loro l’accesso ai network già attivi nel paese.

5G: i numeri dell’esplosione in Cina

Un traguardo che testimonia come le iniziative messe in campo da Pechino così come dalle realtà private siano state in grado di generare risultati importanti in poco tempo: le prime offerte rivolte al target consumer hanno fatto il loro debutto meno di dodici mesi fa e solo da poco più di un anno le autorità hanno concluso la fase di assegnazione delle licenze alle telco. Tutto questo senza dimenticare gli ulteriori margini di crescita: nel territorio si contano complessivamente 1,6 miliardi di utenze mobile, cifra dalla quale si evince come ogni cittadino (la popolazione sfiora 1,4 miliardi di persone) sia in possesso di più dispositivi o più SIM.

A fine luglio nel paese erano state installate oltre 460.000 torri per l’erogazione del segnale 5G, ma l’obiettivo dichiarato dal governo centrale è quello di accelerare i ritmi e superare la soglia delle 600.000 entro fine anno. A beneficiare è in primis Huawei, che mentre oltreoceano continua a incontrare difficoltà, in Cina fornisce sia le infrastrutture di rete sia i dispositivi mobile destinati agli utenti finali. A tal proposito, secondo CAICT il 60% degli smartphone acquistati in agosto sono compatibili con i network di ultima generazione.

Fonte: TechCrunch
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Pubblicato il
16 set 2020
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