Con lo stesso metro applicato nelle scorse settimane ad alcuni interventi di Trump, scatenando l’ira del Presidente USA, oggi Twitter aggiunge un link per il fact checking a pressoché tutti i post che mettono insieme 5G e coronavirus.
L’etichetta di Twitter ai post del complotto
I tweet in questione non vengono eliminati dalla piattaforma, ma accompagnati dal link “Fai chiarezza in materia di COVID-19” che rimanda alla pagina visibile nello screenshot qui sotto in cui viene messo nero su bianco che “No, il 5G non sta causando il coronavirus”. Una presa di posizione chiara, netta (nonché legittima) quella del social network, che così dimostra la volontà di debellare la piaga della disinformazione.
Molte persone hanno diffuso notizie infondate a proposito della tecnologia 5G legata alla circolazione di COVID-19. La teoria è stata smentita da diverse fonti affidabili inclusi autorità governative ed esperti sia nell’industria medica sia in quella tecnologica.
La teoria del complotto a cui si fa riferimento è quella che nei mesi scorsi ha portato nel Regno Unito a sommosse tali da danneggiare alcune infrastrutture di rete con la convinzione che la responsabilità per la circolazione del coronavirus fosse da attribuire all’installazione e all’attivazione dei network 5G.
È solo una delle tante che nell’ultimo periodo hanno preso di mira i social network: il bersaglio preferito è senza alcun dubbio Bill Gates. L’ex numero uno di Microsoft è da più parti ritenuto il vertice del potere occulto responsabile della crisi sanitaria globale, autore di un piano che per finalità economiche e legate al controllo di massa ha favorito la diffusione della patologia, anche (ma non solo) per poi poterci vendere un vaccino.