La Germania ha stabilito che gli operatori nazionali potranno scegliere in piena libertà e autonomia a quale fornitore affidarsi per allestire le reti 5G all’interno del paese. Nessuno escluso.
Berlino decide dunque di non mettere al bando Huawei né altre società provenienti dalla Cina, nonostante la posizione assunta negli ultimi mesi dagli Stati Uniti e replicata da alcune altre nazioni alleate a livello globale.
Germania: via libera a Huawei per il 5G
Ad anticiparlo è in queste ore la redazione di Reuters. La decisione è stata messa nero su bianco all’interno di un documento battezzato Security Catalogue che sarà poi pubblicato in via ufficiale entro la settimana.
Sembrano quindi essere state ascoltate le preoccupazioni manifestate di recente dalle telco tedesche, secondo le quali il ban di Huawei avrebbe causato non solo danni economici per miliardi di dollari, ma anche forti ritardi nell’accensione dei network 5G all’interno dei confini teutonici, con ovvie conseguenze per quanto concerne la competitività del territorio. Così Steffen Seibert, portavoce del governo tedesco, lo ha confermato nel suo intervento durante una conferenza stampa sul tema andata in scena oggi a Berlino.
Non stiamo prendendo alcuna decisione preventiva per mettere al bando alcun soggetto o azienda.
Deutsche Telekom, Vodafone e Telefonica Deutschland, i più importanti operatori attivi in Germania, saranno in ogni caso chiamati a implementare standard avanzati di sicurezza agli elementi ritenuti di importanza critica per le reti e per la gestione dei dati trasmessi. Ai fornitori come Huawei sarà imposto l’obbligo di ottenere dal BSI (Bundesamt für Sicherheit in der Informationstechnik) un’apposita certificazione.
Le telco avranno eventualmente modo di chiedere un indennizzo alle aziende ritenute responsabili di operazioni di spionaggio o sabotaggio così come di interrompere la collaborazione in qualsiasi momento in caso di anomalie.